Site icon Oggi Cronaca

A Castelnuovo Scrivia domenica si commemora l’eccidio del Secco

E’ ricco il programma per il 78° Anniversario dell’Eccidio del Secco che si celebrerà nel prossimo week end a Castelnuovo Scrivia.

Domenica 3 luglio, alle ore 19, alla frazione Secco, di fronte alla cappelletta e al bellissimo pioppo bianco compreso tra quelli “monumentali” della Regione Piemonte, sarà celebrata la Santa Messa dal parroco Don Paolo. “In questo complesso contesto di fatti e drammatici avvenimenti che caratterizzarono l’ultima fase del conflitto, tra l’8 settembre del ’43 ed i giorni della Liberazione, si inserisce il tragico evento che, ormai da oltre trent’anni – dice il Sindaco –  ricordiamo con questa cerimonia che, nel rispetto della consegna avuta da coloro che la proposero e la propugnarono (Angelo Rossa, Osvaldo Mussio, Pierino Cereda, don Opilio e don Bruno tutti ormai scomparsi), vuole rappresentare la volontà di non dimenticare ciò che accadde in questi luoghi nell’ormai lontano 29 giugno 1944 e, soprattutto, di testimoniare, con la nostra presenza, la vicinanza dell’intera collettività locale alle famiglie delle sette vittime di quella violenza così disumana ed incomprensibile da renderci, ancora oggi, inaccettabile il fatto che possa essere accaduta. I fatti che si susseguirono nel pomeriggio di quel 29 giugno e che culminarono nella cruenta uccisione prima di Carlo Galanti di Molino dei Torti e poi di Giuseppe Sottotetti e della moglie Maria Balduzzi, dei loro figli Pietro e Gino Sottotetti, della loro parente, sfollata da Voghera, Anna Maria Pomo e di Giuseppe Castellini sono a noi tutti noti grazie anche alla ricostruzione storica di quegli eventi fatta dal professor Brunetti in un suo scritto risalente al 2003”.


Aggiunge il Sindaco ,“E’ proprio, infatti, in momenti come quello che stiamo vivendo, di  difficoltà economica e di disagio sociale, che occorre alimentare una cultura , laica o religiosa che sia, di apertura e di tolleranza, di equità sociale, di ripudio assoluto della forza e della violenza come mezzo di risoluzione delle contese, di rifiuto di ogni forma di razzismo, di maggiore attenzione per settori come quello dell’educazione scolastica e del mondo del lavoro, quanto mai in crisi, rispetto a scelte a volte incomprensibili basate su una falsa ed illusoria logica di potenza che impoverisce l’animo umano”

Exit mobile version