Sarà inaugurata sabato 18 giugno alle ore 17,30 nell’androne di Palazzo Pallavicini (via Giacometti, 22) la mostra fotografica di Fausto Mogni “Gli ultimi fagiolini ovvero non si butta via niente”, iniziativa inserita nel progetto collettivo nazionale “Ambiente Clima Futuro” promosso dalla Fiaf, la Federazione italiana associazioni fotografiche, e organizzata, a livello locale dall’Associazione fotografica Obiettivo Fotoreport congiuntamente all’Assessorato alla Cultura e alla Biblioteca Civica di Novi Ligure. Dopo l’inaugurazione la mostra potrà essere visitata nella Corte di Palazzo Dellepiane tutti i giorni, dal 19 al 26 giugno prossimi, con orario 9-12,30 e 15-19. Oltre all’autore, al taglio del nastro interverranno il Senatore Massimo Berutti, il Sindaco Gian Paolo Cabella e l’Assessore alla Cultura Andrea Sisti.
«L’idea del portfolio – commenta Mogni – nacque considerando gli innumerevoli sprechi odierni, che rovinano l’ambiente. Io, anno di nascita 1939 con infanzia agricola, sono cresciuto in un ambiente di sani risparmi ed il “non si butta via niente” fa parte del mio DNA. Era novembre 2021 quando decisi di far vedere un aspetto della mia vita da pensionato, forse utile a qualcuno di buona volontà. Colsi l’occasione dello smantellamento dei fagiolini per svelarne l’utilizzo nella produzione del terriccio, vero tema del portfolio».
IL PROGETTO NAZIONALE
La FIAF è stata la prima e sinora unica realtà ad aver strutturato e lanciato un progetto fotografico organico riguardante le problematiche ambientali, in funzione non solo di registrare “in pianta” l’attuale situazione italiana, a cavallo tra un passato di sfruttamento e scarsa preservazione dell’habitat naturale ed un presente che, pur ricco di contraddizioni, punta con decisione ad un futuro sostenibile, ma di fornire anche un valido spunto per un’ampia riflessione di tipo culturale e sociologico.
Il Progetto Fotografico della FIAF vuole essere, quindi, un’occasione per riflettere su questi processi di trasformazione, raccontando sia i luoghi e le attività dove esistono progetti ed esperienze di recupero per un ritorno ad un ambiente più naturale, sia quelle situazioni dove sono ancora in corso sfruttamento e depauperamento delle risorse non rinnovabili per sostenere attività economiche inconciliabili con il mantenimento di un equilibrio naturale. 1032 autori con 14.448 immagini si sono cimentati con le varie tematiche ambientali, mappando l’intero territorio nazionale per restituire una visione complessiva di questo preciso momento storico. Sono stati 24, invece, gli autori di audiovisivi che, supportati dal Dipartimento DIAF, hanno aderito con 27 opere. E proprio questo è il valore aggiunto: una rete di persone che ha compreso l’importanza di un disegno più generale, fotografi consci del puzzle che tutti insieme andavano a comporre nell’ottica di un unico piano.
La fase conclusiva del progetto Ambiente Clima Futuro vede l’inaugurazione, il 18 giugno 2022 alle ore 17.30, di una grande mostra presso il Centro Italiano della Fotografia d’Autore – CIFA – di Bibbiena (via delle Monache 2 – AR), mentre circa 100 mostre locali, aperte in contemporanea in Italia, faranno da corollario completandone il senso. Queste ultime, avendo per oggetto prevalentemente le zone di prossimità delle varie sedi espositive, costituiscono una preziosa documentazione per sensibilizzare e informare a livello locale, oltre a fornire, nell’insieme, lo stato dell’arte della sensibilità ambientale nel nostro Paese.
FIAF
Fondata nel 1948 a Torino, la FIAF è un’Associazione senza fini di lucro, attenta da sempre alle tendenze e alle istanze culturali della fotografia italiana, con lo scopo di divulgarla e sostenerla su tutto il territorio nazionale. In quasi tre quarti di secolo la FIAF non ha cambiato l’intento originario e, nel tempo, è andata crescendo numericamente e qualitativamente. Oggi annovera circa 5.000 associati e 500 fotoclub affiliati, tramite i quali raggiunge, con i propri mezzi informativi, oltre 40.000 utenti che nutrono interesse per il mondo della fotografia.
Alla FIAF è stato unanimemente riconosciuto l’aver fatto la storia della fotografia amatoriale italiana, dalla sua fondazione nell’immediato dopoguerra, lungo tutto il ‘900, sino ai giorni nostri, quelli della post fotografia, facendosi trovare sempre pronta a monitorare ed interpretare i vari processi culturali attraversati nelle diverse fasi storiche. Adesso, come un tempo, la Federazione, oltre a supportare e a fornire servizi ai propri circoli e agli organizzatori, è in grado di offrire ai propri iscritti, anche tramite rapporti unici ed esclusivi, tutto il supporto necessario sia per il raggiungimento della consapevolezza autoriale sia per l’arricchimento culturale, nell’ottica della crescita personale e collettiva a vantaggio di tutto l’ambiente nel quale si trova ad operare.