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La Tortonese Cinzia Montagna presenta il suo ultimo libro a Casale Monferrato

Prosegue il viaggio alla riscoperta della voce dimenticata dei nove personaggi femminili ai quali la giornalista e scrittrice Cinzia Montagna, originaria di Tortona oggi residente a Buttigliera d’Asti ma Tortonese a tutti gli effetti. Cinzia ha dedicato i racconti del libro “Donne fuori dalla Storia – Voci di un Monferrato da scoprire” edito dal Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”.

Venerdì 17 giugno 2022, presso il Museo del Duomo di Casale Monferrato (AL), nella Cattedrale di Sant’Evasio, si terrà l’incontro con l’autrice, Cinzia Montagna, a cui interverrà anche Emiliana Conti, Presidente del Circolo Culturale i Marchesi del Monferrato.


Questa una anticipazione di Cinzia Montagna:

Il 4 dicembre 1616 nasceva a Casale, oggi Casale Monferrato (AL), Giacinto Gonzaga, figlio di Ferdinando IV Gonzaga, Duca di Mantova, e di Camilla Faà, contessa di Bruno, piccolo paese oggi in provincia di Asti. Questo bambino visse poco: morì, infatti, nel 1630.  La sua presenza ebbe, però, un ruolo determinante nella storia europea e anche in letteratura. L’ebbe suo malgrado. Giacinto era nato da un finto matrimonio: il padre, pur di ottenere i favori della bellissima Camilla, damigella alla corte mantovana, finse di sposarla in una cerimonia formalmente e volutamente non valida. Pochi mesi dopo la nascita del bambino, nel febbraio 1617, Ferdinando si sposò, questa volta davvero, con Caterina De Medici, figlia del Granduca di Toscana. Camilla finì relegata come monaca di clausura nel convento del Corpus Domini di Ferrara, dove si trova la sua tomba, accanto a quella di Lucrezia Borgia.I manuali di storia tacciono o sorvolano su questo fatto e su questo bambino. In realtà, fu la sua esistenza a provocare una delle guerre più importanti del Seicento, la Seconda Guerra del Monferrato. Giacinto Gonzaga era stato battezzato nel Duomo di Casale, presente suo padre, che lo riconobbe come figlio proprio.

Venerdì 17 giugno, alle ore 18.30, nel Museo del Duomo di Casale Monferrato parlerò di “Donne fuori dalla Storia” e di questo bambino, anch’egli fuori dalla Storia.  Parlerò di come venne allevato e da chi, quali rapporti ebbe con sua madre, lontana e monaca,  e con la sua matrigna, che ne fu tutrice, di due suoi ritratti, uno conservato nel castello di Bruno, l’altro in una collezione privata di Torino, e del mistero di un’ambigua  convocazione, apparentemente post mortem, a deporre nel secondo processo istruito contro Galileo Galilei.

Ci saranno molte cose da dire, esattamente nel luogo in cui Giacinto fu battezzato.”

L’autrice, non nuova alla tematica del femminile nella storia, finora approfondita in romanzi di ambientazione seicentesca, ci offre in questa occasione un libro composto da nove racconti storici, che spaziano dal 1200 all’inizio del 1700, nei quali realtà verificata e verosimile si fondono. Ogni racconto è corredato da note di approfondimento, bibliografia e annotazioni critiche dell’autrice, finalizzate a distinguere i contenuti storici da quelli d’invenzione. Il denominatore comune alle nove donne che la Montagna ha riunito nel suo libro, oltre al Monferrato che fa costantemente da sfondo alle vicende narrate, è quello di essere state isolate, in vita e in morte. Fuori dalla Storia, appunto, fuori dalla società, poco conosciute o del tutto sconosciute, dimenticate, sepolte sotto atti giudiziari e sotto la polvere del tempo, considerate con sospetto o con pregiudizio.

Il lettore potrà scoprire di racconto in racconto le vicende di Valentina Fraccio, l’untrice; di Sicheta, ereditiera senza eredità; di Marietta, madre di Cristoforo Colombo, di Cristina, enigmatica regina di Svezia; di Astesana, badessa del monastero sepolto nel bosco; di Maria Maddalena, ingombrante amante dell’ultimo Duca di Mantova; di Bettina, la ribelle allo ius primae noctis; di Camilla Faà di Bruno, duchessa negata e Margarota di Levone, stega magicamente svanita nel nulla.

Tanti tasselli di una storia del Monferrato che restituisce nel contempo una geografia fisica del Monferrato storico, che include San Giorgio Monferrato, Vignale Monferrato, Levone, Cuccaro Monferrato, Casale Monferrato, Tagliolo Monferrato, Nizza Monferrato, Bruno, ma anche Mantova e luoghi che non rientrarono storicamente nel marchesato, poi ducato d Mantova e di Monferrato, ma che ne accompagnarono le sorti.

Quella odierna è una delle tappe di un viaggio iniziato nel luglio dello scorso anno, nella Sala Medievale del castello di San Giorgio Monferrato (AL), il luogo dove Valentina fu imprigionata e confessò la propria colpa e dove il libro è stato presentato per la prima volta, che ha portato, spesso RIportato, le donne fuori dalla storia nei contesti nei quali le loro storie si sono svolte, è il caso ad esempio del sito archeologico del Monastero femminile cistercense di S. Maria di Bano, a Tagliolo o di Casale Monferrato, in occasione di Barbera&Champagne nell’ambito di Golosaria 2021. Fra gli eventi culturali legati al mondo dell’editoria, non si può non citare la presenza al prestigioso Salone del Libro 2021 a Torino.

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