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Il Comune di Cervo all’assemblea dei Borghi più belli d’Italia

Anche il Comune di Cervo ha partecipato alla 22esima assemblea nazionale dell’associazione I Borghi Più Belli d’Italia, che raggruppa oltre 300 comuni italiani. Presente per il borgo di Cervo, da sempre attivo nella promozione turistica e presente alle iniziative nazionali dell’Associazione, la consigliera comunale con delega alla cultura Annina Elena, impegnata in numerose attività di valorizzazione che incontrano le finalità dell’Associazione.

Per la prima volta ospitata in un borgo del Veneto, l’Assemblea Nazionale dei Borghi più belli d’Italia ha celebrato il suo Ventesimo Anniversario e ha visto l’intervento anche del presidente della regione Veneto Luca Zaia. Durante i lavori è stato presentato lo studio sul turismo nei Borghi più belli d’Italia: il direttore per le statistiche ambientali e territoriali di ISTAT, Sandro Cruciani, ha descritto i dati 2021 evidenziando buoni segnali di ripresa delle presenze nei borghi. Durante il 2021 sono stati registrati 3,3 milioni di arrivi per complessive 12,1 milioni di presenze, con un’importante componente straniera (+66%) che fa registrare un incremento di presenze più alto rispetto alla componente nazionale (+54,7%).


«Da sempre presenti alle riunioni nazionali dell’Associazione, quest’anno abbiamo portato a Follina l’esperienza di Cervo, impegnata oggi in un piano di valorizzazione che si muove nella direzione della conservazione delle tipicità e della promozione turistica e culturale – sono le parole di Annina Elena – Lento è il progetto esito della partecipazione di Cervo al bando In Luce della Fondazione Compagnia di San Paolo, che tiene insieme al contempo le iniziative culturali, radicate nella storia del nostro borgo, ma anche l’attenzione alla comunità e ai suoi valori».

L’associazione I Borghi più belli d’Italia è nata  su iniziativa di Anci per recuperare, valorizzare e mantenere il patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni dei piccoli centri, numerosi in tutta l’Italia ma spesso confinati ai margini del grande turismo di massa.

Per essere ammesso all’associazione, ogni Comune deve soddisfare diversi criteri tra cui avere una popolazione che – nel centro storico o nella parte antica – non superi i duemila abitanti, mentre nel comune non si possono superare i 15.000 abitanti. A valere sull’ingresso nell’associazione anche la presenza di almeno il 70% di edifici storici anteriore al 1939 e un patrimonio di qualità che si distingua per qualità urbanistica e architettonica. Serve infine manifestare concretamente la politica di valorizzazione, sviluppo, promozione e animazione del proprio patrimonio con criteri di sviluppo, promozione e animazione.

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