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Confagricoltura Alessandria: troppi lupi, occorre intervenire

“I dati del monitoraggio nazionale del lupo condotto tra il 2020 e il 2021, resi noti nei giorni scorsi nell’ambito del progetto Life WolfApls EU, confermano le nostre preoccupazioni: è necessario un intervento tempestivo da parte delle autorità competenti – dichiara Luca Brondelli di Brondello, presidente di Confagricoltura Alessandria e componente della Giunta nazionale – per riportare la situazione a livelli accettabili, pena lo sconvolgimento della biodiversità dei nostri territori”.
Secondo il monitoraggio sono oltre 900 i lupi presenti nelle regioni alpine, in particolare in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
“I dati dimostrano in modo inequivocabile che il lupo sta diventando un pericolo per gli allevamenti e per il lavoro degli allevatori, non più soltanto nelle aree montane. E’ necessario che le autorità prendano atto della situazione e agiscano con misure di contenimento efficaci” aggiunge Brondelli.
Gli agricoltori sono esasperati. “Secondo i dati ufficiali della Regione – chiarisce il Presidente dell’organizzazione degli imprenditori agricoli provinciali – nel corso del 2020 i servizi veterinari hanno registrato sul sistema informativo regionale ARVET 183 accertamenti per predazione al bestiame domestico, per un totale di 478 capi morti e 46 feriti”.
I danni prodotti dai grandi predatori, nelle campagne e soprattutto negli alpeggi, scoraggiano le attività di allevamento: se si vuole favorire gli investimenti nel settore primario soprattutto nei territori svantaggiati, si devono creare le condizioni per operare in sicurezza.
Confagricoltura ricorda che gli allevatori sono impegnati per migliorare il benessere animale e che la prima condizione per la cura del patrimonio zootecnico è la tutela delle mandrie e delle greggi dai selvatici. 

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