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Al teatro Civico il Peano ha celebrato la sua Notte nazionale del Liceo Classico

Il Teatro Civico di Tortona si è riempito di magia la sera del venerdì 6 maggio, quando una settantina di studenti del Liceo Peano, in occasione della V Notte Nazionale del Liceo Classico, si sono avvicendati sul palcoscenico animandolo con intense performance dedicate alla classicità e alla contemporaneità. Recitazione, coreografie e letture drammatizzate si sono fuse a creare un’unica atmosfera suggestiva ed esoterica, sulle note della splendida colonna sonora composta per l’occasione dall’ex-alunno, Raffaello Basiglio.

Anche quest’anno, sotto i raggi della “diletta luna”, che da sempre suscita canti ai poeti e che permette all’uomo di ritrovare una riflessiva tranquillità, gli studenti della sezione classica  hanno dato agli spettatori l’occasione di allontanarsi dal trambusto della città e dalla sua febbricitante quotidianità, per dedicarsi all’ascolto e alla meditazione. Gli attori sono stati il tramite attraverso cui far rivivere l’antico, in un invito corale alla riflessione impellente su temi di un’attualità pietrificante.


La riscrittura teatrale della “Pro Caelio”, in cui a trionfare non è la verità, ma la bravura oratoria di Cicerone, suscita immediatamente un grande senso di orgoglio per la moderna conquista del diritto ad un giusto processo.

In un tempo in cui l’uomo si è fatto misura di tutte le cose, persino di quelle che sfuggono al suo controllo, una tragedia come le Baccanti rappresenta il doveroso monito contro la hybris, una parola “grecissima” per esprime un concetto senza tempo: il bisogno umano di superare i propri limiti, al punto da confondere l’ambizione con la tracotanza.

Infine, il Dialogo tra i Meli e gli Ateniesi dà voce ai tanti popoli oppressi, in particolare alle minoranze che ancora oggi rivendicano con forza l’autodeterminazione. Nelle pagine di Tucidide riecheggia il grido dei tanti popoli, che, come quello ucraino, sono costretti a lottare contro una potenza militare molto più grande di loro. In condizioni di assoluta disparità, la resistenza, ed è questo ciò che Tucidide sembra volerci dire, non è solo militare ma è anche e soprattutto intellettuale.

Sotto la sapiente guida della prof.ssa Pinuccia Scuzzarella, regista della serata, coadiuvata dal prof. Davide Guerra e dalla prof.ssa Cristina Porro, lo spettacolo segna la degna chiusura di un anno scolastico attraversato da tante difficoltà, ma anche da moltissime soddisfazioni. Dopo gli eventi degli ultimi due anni, abbiamo nuovamente rivolto il nostro sguardo all’antico per ricercare la giusta dose di ottimismo e di speranza verso il futuro.

Irene Zanelli, V classico, Liceo Peano – Tortona

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