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I Carabinieri di Tortona arrestano uno spacciatore, il giudice però non lo mette in carcere

E’ sicuramente una lotta impari quella delle Forze dell’ordine contro la droga e altri reati: i militari “si impegnano” al massimo per individuare ladri, spacciatori e altri delinquenti ma purtroppo le leggi applicate dai Giudici sono troppo blande e non rappresentano un deterrente.

Così gli autori dei reati – a parte il breve tempo perso nell’obbligo di dimora o, come nel caso in questione, di presentarsi giornalmente a “salutare” la Polizia Giudiziaria – possono continuare tranquillamente a delinquere.


Ma non sarebbe meglio che molti politici, invece che rilasciare continue dichiarazioni alla stampa e in Televisione pavoneggiarsi durante eventi e manifestazioni, si attivassero in maniera più assidua per creare deterrenti più efficaci alla malavita?

Domanda retorica, purtroppo, meglio passare a raccontare cosa hanno fatto i Carabinieri di Tortona e i giudici di di Alessandria.

L’episodio in questione risale a sabato scorso quando i militari della Compagnia di Tortona dell’ Aliquota Radiomobile dei Carabinieri, notavano due giovani all’interno del parco Papa Giovanni XXIII di via Felice Giani.

Alla vista dei carabinieri, uno dei due riusciva ad allontanarsi mentre l’altro prima si avvicinava ai militari e poi iniziava a scappare. Inseguito opponeva resistenza per poi essere definitivamente bloccato.

All’interno degli slip i Carabinieri gli trovavano 10, grammi di hashish e per questo lo hanno tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e resistenza a Pubblico Ufficiale. Stamattina il Tribunale di Alessandria ha convalidato formalmente l’arresto ma di fatto l’uomo è libero perché il giudice lo ha sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Niente carcere quindi….

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