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Nuova chiusura per 30 giorni di un esercizio pubblico nel centro di Valenza

Nel mattinata di sabato 19 marzo, personale della Divisione P.A.S.I., in forza alla Questura di Alessandria e della Stazione Carabinieri di Valenza, hanno notificato al titolare di un pubblico esercizio del centro cittadino di Valenza, il decreto del Questore che ne ha disposto, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico della Legge di Pubblica Sicurezza, la sospensione della licenza per 30 giorni.

Lo stesso provvedimento era stato applicato al medesimo soggetto nel dicembre scorso, in quanto nel corso di numerosi controlli gli operatori della citata Stazione dei Carabinieri, avevano riscontrato numerose e reiterate violazioni amministrative. Non solo, nel locale si erano verificate alcune risse e nelle conseguenti attività di controllo effettuate dal personale dell’Arma, è stata accertata la presenza di persone in stato di ubriachezza oltre che di numerosi pregiudicati, con a carico fattispecie reati di vario genere, dallo spaccio di stupefacenti, a reati contro il patrimonio e contro la persona. L’esercizio pubblico era stato, altresì, oggetto di continue segnalazioni per disturbo della quiete pubblica, in particolare in orari serali e notturni.


Nonostante quel primo provvedimento, gli episodi descritti si sono ripetuti in questi primi 3 mesi dell’anno. Oltre alla continua frequentazione di persone pregiudicate, anche inclini all’uso della violenza oltre che a manifestazione un senso di disprezzo per le norme che regolano ogni comunità, si sono registrate due risse in una delle quale si è anche registrato l’uso di un taglierino come arma impropria; in un’altra occasione le dipendenti del locale sono state vittime di lancio di oggetti presenti nell’esercizio.

Il nuovo provvedimento del Questore si è reso, pertanto necessario, atteso il perdurare della condizione che aveva condotto alla prima sospensione della licenza, oltre che la diminuita percezione di sicurezza registratasi nella cittadinanza ed, in particolare, in coloro che risiedono nella zona dove ha sede l’esercizio pubblico, al fine arginare situazioni idonee a costituire pericolo per l’incolumità degli avventori e di impedire il reiterarsi di episodi analoghi, tali da creare pregiudizio al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.

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