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Lucia Bollina ha vinto il premio letterario “Città di Alesssandria”

Il Premio Letterario Nazionale CITTA’ DI ALESSANDRIA “A proposito di Donne” ha la sua prima vincitrice.

Lucia Bollina con il racconto “La Vispa Teresa” ha vinto la prima edizione del Premio promosso dalla Consulta Pari Opportunità e dall’Assessorato Pari Opportunità della Città di Alessandria.


Nel 2021 si è avviata la tradizione di premiazione l’8 marzo: allora fu la cerimonia del Concorso Nazionale “A proposito di Donne”, ieri la prima Cerimonia del Premio Città di Alessandria.

La consegna del premio è avvenuta nel corso di una cerimonia ufficiale presieduta dal Vicesindaco di Alessandria, Franco Trussi, alla presenza dell’Assessore alle Pari Opportunità, Cinzia Lumiera, della Presidente della Consulta, Nadia Biancato, e di un numero considerevole di membri del Comitato d’Onore: Il Prefetto di Alessandria, Francesco Zito, il Prorettore dell’Università del Piemonte Orientale Roberto Barbato, il Presidente della Camera di Commercio Alessandria-Asti, Gianpaolo Coscia, la consigliera provinciale Emanuela Gatti in rappresentanza del Presidente Enrico Bussalino, la decana dei Giornalisti, Emma Camagna e due delle cinque past presidenti della Consulta Suor Isa Maiolo e Rosa Mazzarello.

Presenti anche Elisa Lombardi, vice presidente vicaria di Zonta Club Alessandria che in questa prima edizione ha supportato la Consulta mettendo a disposizione il premio in denaro assegnato alla vincitrice – 300 euro -, e Rossella Ferrando, presidente di Terziario Donna-Confcommercio, che ha collaborato alla riuscita della cerimonia, nonché Mariavittoria Delpiano, presidente della Giuria del Premio.

La Giuria ha ammesso alla fase finale 15 racconti. Oltre al Premio, è stata decisa l’assegnazione di due Menzioni d’Onore e di una Menzione di Merito, tutte assegnate ad alessandrini.

Lucia Bollina è un’ex commerciante: con la sorella gestiva un negozio di trucco e parrucco per il teatro, un piccolo salotto per il ritrovo di artisti ad un passo dalla Chinatown di Milano. La concorrenza cinese ha fermato l’attività ma non l’intraprendenza di Lucia che impartisce lezioni di matematica e scrive, partecipando a molti concorsi: “La Vispa Teresa” le ha dato la prima vittoria.

Questa la motivazione del Premio: Per aver trattato in modo efficace nei requisiti richiesti dal regolamento due temi statisticamente molto femminili: la demenza senile e l’amore “eterno”.  L’autrice del racconto introduce con delicatezza e tenerezza alla malattia che affligge Clara: una demenza senile precoce.

Particolarmente coinvolgente la lettura di un passo del racconto, eseguita da Guido Astori, gran cerimoniere del Comune di Alessandria.

La più giovane partecipante si è aggiudicata una Menzione d’Onore. È Lucrezia Castellaro, 14 anni, studente al Ginnasio Plana di Alessandria che ha proposto “UNA VITA FUORI FUOCO”

Nelle motivazioni: Il testo è giudicato meritevole di menzione speciale perché da un’attenta analisi del racconto, la protagonista pur partendo da un punto di vista negativo, situazione familiare disastrosa e inesistente, giunge alla fine alla realizzazione di sé stessa contando sulle proprie forze e sfruttando ciò che il destino mette davanti. E’ un testo che vuol consegnare un messaggio positivo e ricco di speranza ai giovani di oggi incoraggiandoli, a non subire passivamente la realtà in cui ci si trova, ma saper intravedere, anche nelle piccole vicende quotidiane l’aspetto positivo della vita.

È l’artista Fabio Gagliardi il vincitore della seconda menzione d’Onore. Con “Ti ho vista correre” presenta un racconto famigliare dedicato alla parentesi calcistica della zia nella squadra di calcio delle vittoriose Borsaline. Questa la motivazione: Il racconto mette in evidenza un’eccellenza del passato, la squadra di calcio delle Borsaline, donne che superavano gli stereotipi di genere quando la parola stereotipo non apparteneva al linguaggio comune. Nel testo di Fabio Gagliardi il ritratto famigliare di Edmea dal quale affiorano personaggi del cuore della nostra città di quegli anni Quaranta che oggi risuonano grevi: la guerra era finita e si guardava ad un futuro fatto di lavoro e di qualche meritata distrazione.

La terza menzione va ad un’insegnante della primaria Caduti. È Debora Pettenon con il  vibrante testo “Le donne amano” premiato con Menzione di Merito con questa motivazione: Il racconto breve è una sfida anche  per chi ha spiccate capacità di scrittura perché è come una freccia. Chi scrive ha a disposizione solo un tiro e se fin dalla prima frase non ha il tono giusto per far volar l’immaginazione, il lettore non si appassiona. Debora Pettenon, con la consapevolezza e la forza evocativa della scrittura autobiografica, conduce il lettore nel meccanismo della narrazione che si fa vibrante, per coinvolgerlo nel profondo.

Calato il sipario sulla prima edizione, la presidente della Consulta Pari Opportunità dichiara: “Ci auguriamo che chi verrà dopo di noi sappia far volare questo premio. Per una città, un premio che porta il suo nome vuol dire cultura, turismo, valorizzazione di spazi, notorietà nazionale. Abbiamo aperto una strada, creato un’opportunità che ora va fatta crescere”.

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