Venerdì 11 marzo tutti gli alunni del Liceo Peano hanno avuto modo di incontrare, a distanza, il dottor Andrea Nativi, tortonese ed ex allievo dell’allora Liceo Classico “Carlo Varese”, per approfondire gli eventi di stringente attualità relativi al conflitto in Ucraina.

Il dottor Nativi, dopo una lunga carriera come giornalista che lo ha portato, in passato, a collaborare con le più importanti testate della carta stampata e con le principali televisioni italiane, oltre che con riviste straniere, si occupa da sempre di analisi geopolitiche e strategiche ai più alti livelli, oltre che di questioni militari.


Ha colto immediatamente l’invito del nostro liceo, rendendosi disponibile nell’arco di pochi giorni per un incontro finalizzato ad un inquadramento della situazione in essere, in modo da evitare “che la disinformazione e le fake news offrano un’immagine distorta o parziale dei fatti”.

Dopo una breve introduzione della Dirigente prof.ssa Marchesotti, l’incontro si è sviluppato attraverso due momenti distinti: una prima parte, in cui il dottor Nativi, attraverso informazioni puntuali e di primissima mano, ha delineato le vicende che hanno portato alla situazione attuale e le possibili conseguenze, e una seconda parte, caratterizzata dalle domande poste in chat dagli studenti delle diverse classi, raccolte e sintetizzate dal prof. Ruffini in veste di moderatore.

L’incontro ha permesso di avere una visione oggettiva e ampia del contesto internazionale attuale, oltre che di riflettere su possibili conseguenze a breve e lungo termine, sia in termini di equilibri geopolitici, sia in termini di ricadute sulla nostra quotidianità. Gli studenti hanno dimostrato di essere decisamente “sul pezzo”, proponendo un ricco ventaglio di interventi mirati ed efficaci, grazie ai quali l’evento si è sviluppato più come colloquio informale che come vera e propria conferenza, a tutto vantaggio della chiarezza dei contenuti e del coinvolgimento di tutti.

Tra i tanti interessantissimi spunti offerti dal dottor Nativi, vogliamo ricordare l’invito alla ricerca di una informazione ricca e documentata e quello, proposto anche in veste di padre di un’adolescente, a compiere piccoli gesti di solidarietà.

L’informazione, ha detto Nativi, va ricercata attraverso il più ampio e variegato numero di fonti, ascoltando telegiornali e leggendo giornali di diverso orientamento, possibilmente anche stranieri. Solo in questo modo ciascuno può sperare davvero di accostarsi almeno in parte alla verità.

E infine, per i giovani di oggi, l’invito “meno tik tok e più informazione e solidarietà” può essere la giusta sintesi dell’incontro.

Ciascuno di noi, pur nel proprio piccolo, può dare il proprio contributo: innanzitutto attraverso la conoscenza approfondita del mondo che lo circonda, in secondo luogo compiendo qualche piccola rinuncia personale a vantaggio di chi è oggi vittima di un conflitto che tocca profondamente l’animo di ciascuno di noi.