La storia di Alessandria, i suoi personaggi, i miti e le leggende che ne hanno creato nei secoli l’identità e la cultura, sarà raccontata, attraverso luci fantasiose, animazioni e immagini suggestive, sui muri dei palazzi della centralissima piazzetta della Lega.
E’ il nuovo progetto realizzato dal Comune di Alessandria per far scoprire, con una spettacolare rappresentazione artistica, a turisti e visitatori, le principali vicende che hanno caratterizzato, dalla nascita ai giorni nostri, la secolare storia di Alessandria.
Il videomapping trasformerà l’intera piazza, scrigno del centro cittadino, in un susseguirsi di splendidi effetti visivi, che prenderanno vita, regalando ai visitatori il fascino e la magia della storia di una comunità e delle personalità che ne hanno segnato la crescita e l’evoluzione nel tempo.
Il video si apre con una data, il 3 maggio del 1168: è l’anno della fondazione di Alessandria, nome assunto in onore di Papa Alessandro III. Una pergamena si srotola svelando la mappa dell’allora città e si susseguono i nomi dei territori che intorno all’antico borgo Rovereto, unendosi, diedero vita alla nuova municipalità. “Un’impresa collettiva, lenta e faticosa – come recita lo stesso video -, risultato di una collaborazione fra genti diverse, contro un nemico comune: Federico Barbarossa, Imperatore del Sacro Romano Impero”.
E dalla storia si passa alla leggenda, quella del pastore Gagliaudo Aulari, che con uno stratagemma salvò Alessandria dall’Imperatore Barbarossa, facendogli credere che la città avrebbe ancora potuto resistere a lungo all’assedio e convincendolo così a ritirare le sue truppe.
Si ritorna poi alla verità storica e attraverso una serie di dipinti è presentato Papa Pio V, il Papa alessandrino, successivamente proclamato Santo, pontefice della controriforma cattolica e della Lega Santa, protagonista della vittoria della battaglia di Lepanto. Proprio quest’anno ricorre il 450° anniversario della morte di Papa San Pio V e la Città di Alessandria, la Diocesi, la Provincia e il Comune di Bosco Marengo, borgo natio dell’unico Papa piemontese, hanno presentato un calendario di iniziative, che si snoderanno per tutto il 2022, per celebrare la ricorrenza.
Il video procede con un altro importante personaggio determinante per la storia di Alessandria.
E’ Napoleone con la vittoriosa battaglia di Marengo del 14 giugno del 1800, che rese leggendario il condottiero più famoso della Storia, e consacrò Alessandria capitale naturale dell’Italia napoleonica.
A poco più di vent’anni dalla storica battaglia, la città divenne protagonista di un altro celebre momento storico. Il 10 marzo 1821 per la prima volta nel territorio italiano, ancora non definito nei suoi confini, venne issato il Tricolore nella Cittadella di Alessandria, uno dei più grandiosi monumenti europei nell’ambito delle fortificazioni permanenti, costruita dai Savoia nel XVIII secolo, fra i pochi ancora esistenti in Europa, divenuto un simbolo storico della città.
Nel Risorgimento si inserisce la figura di Santorre di Santa Rosa, anima dell’insurrezione che nell’allora Regno di Sardegna, con Torino capitale del territorio piemontese, diede vita ai primi moti risorgimentali che quarant’anni dopo, portarono alla costituzione del Regno d’Italia. Importante la sua opera ‘Delle speranze degli italiani’, dove si tracciavano le linee del rinnovamento politico-culturale che egli auspicava per tutta la penisola.
Sulla scena alessandrina a metà dell’800 compare un altro importante personaggio, che segnò una svolta decisiva nel processo di industrializzazione della comunità. E’ Giuseppe Borsalino fondatore della storica azienda di cappelli e del marchio, grazie al quale il nome di Alessandria è divenuto famoso in tutto il mondo. Giuseppe è il vero motore dell’azienda che cresce rapidamente grazie alla qualità del prodotto e alla costante ricerca di nuovi mercati, in Europa innanzitutto, ma anche in Sud America, negli Stati Uniti, in Australia e Nuova Zelanda. Celebri i primi cartelloni pubblicitari, realizzati dall’illustratore triestino Marcello Dudovich, un’innovazione anche nel campo della pubblicità commerciale con i primi slogan che richiamano all’unicità e allo stile inconfondibile dei cappelli della Borsalino. Questi sono divenuti un mito per eleganza e qualità, insieme alla storia di una impresa artigianale con intuito imprenditoriale che ha innovato verso l’industrializzazione. Il cappello Borsalino rappresenta un’icona del made in Italy nel mondo grazie anche al cinema e agli innumerevoli divi che l’hanno indossato sul grande schermo. Da Totò e Peppino in “La banda degli onesti” a Jean Paul Belmondo e Alain Delon in “Borsalino” e ancora Humphrey Bogart e Ingrid Bergman in “Casablanca” fino ad Harrison Ford in “Indiana Jones”.
E proprio il cappello Borsalino rappresenta il trait d’union con un altro alessandrino illustre.
Umberto Eco nato ad Alessandria il 5 gennaio del 1932, era un semiologo, filosofo e prolifico scrittore, grande osservatore ed esperto di comunicazione e media. Scomparso nel 2016, l’autore de “Il nome della Rosa” e “Il Pendolo di Foucault”, era legato ad Alessandria e la città con discrezione e affetto conserva la sua memoria. Il video si conclude proprio con una sua frase “Raccontare fa rinascere. Narrare significa prendere il mito, la verità di un tempo e, senza tradirla, rimetterla in presa diretta”.
Ed è così che da venerdì 28 gennaio alle ore 18 Alessandria si presenterà a chi vorrà scoprirla, grazie al prezioso lavoro realizzato dalla ditta Proietta S.r.l di Avigliana – (TO), Azienda leader, conosciuta in tutta Italia e all’estero per le sue performance artistiche che hanno cambiato il volto e la percezione di tanti luoghi pregevoli. Hanno inoltre contribuito alla realizzazione del videomapping il giovane illustratore e scrittore alessandrino Giulio Legnaro (autore di più pubblicazioni che godono del patrocinio della Città di Alessandria e del contributo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria) e l’Associazione Culturale“Ombre Rosse”, presieduta da Sergio Angelo Notti, che insieme a Ennia Leone e Lucia Olivero, ha realizzato, da un’idea dell’Arch. Mario Mantelli, il progetto che consta di un libro e di una docu-fiction – patrocinato dalla Città di Alessandria e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – “A spasso con Umberto. L’Alessandria di Eco, tra identità ed evasione”.
“Attraverso il nuovo racconto in videomapping – dichiara il Sindaco, Gianfranco Cuttica di Revigliasco – la Città di Alessandria desidera intercettare nel cuore del Centro cittadino – Piazzetta della Lega, sede evocativa dell’urbe e sede per eccellenza di passaggio ed incontri – lo sguardo vuoi furtivo, vuoi mirato ed attento, di tutte le persone che compongono il tessuto della nostra comunità, indirizzandolo con suggestione a nuclei storici identificativi di Alessandria nel corso dei secoli. Suggestione, appunto, di immagini e colori di grande impatto in cui la musica ne modula, insieme ai brevi testi che compongono la narrazione, il richiamo, contribuendo al fascino della fruizione della nostra bella epopea. Un modo per soffermarsi con leggerezza ed al contempo con intensità, sui miti della storia che hanno fatto Alessandria o prepotentemente la hanno interessata, sentendosi avvolti dalla vivacità di un video appositamente creato per questa nostra Città, ripercorrendo i fatti e i volti che ne simboleggiano ad oggi, la fisionomia e l’autenticità. Così al contempo, volendo generare identificazione, senso di appartenenza e orgoglio: sentirsi alessandrini e parte di una storia tanto gloriosa. Con la promessa, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito a questa nuova esposizione raffigurativa (Proietta naturalmente, l’illustratore e scrittore Giulio Legnaro, l’Associazione Culturale ‘Ombre Rosse’, soprattutto nel ricordo affettuoso dell’architetto Mario Mantelli) di ritornare in argomento”.
“Alessandria è un teatro naturale di storia e cultura – sottolinea l’Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio – è un mix dove si intrecciano la spiritualità con le influenze dell’ingegno, è la Città dove è stata esposta per la prima volta la bandiera italiana, è una terra profondamente piemontese ma anche napoleonica, e questa cavalcata attraverso le immagini esalta le tante sfaccettature del nostro capoluogo. Un tempo succedeva con i vetri delle cattedrali che servivano a comunicare la cristianità, oggi con la tecnologia possiamo proiettare passato e presente sui muri della città”.
“Per la prima volta nella storia di Alessandria la “Storia” della nostra Città andrà in piazza, scenderà sui muri della nostra piazzetta, nel cuore del Centro, con videoproiezioni che raccontano i miti, le leggende, i personaggi e gli avvenimenti che hanno segnato il passato di Alessandria – commenta l’Assessore al Commercio e Marketing Territoriale, Mattia Roggero -. Tutto questo in occasione dei Saldi invernali: un modo, quindi, per unire, da un lato l’aspetto culturale, con il messaggio relativo alla “Storia” della nostra Città, dall’altro uno scopo commerciale, inteso sia come sostegno alle attività economiche alessandrine nel periodo dei Saldi, ma anche da un punto di vista turistico, come elemento attrattivo di visitatori (vista anche la campagna di web marketing coordinata con Alexala dedicata alla Città di Alessandria che partirà negli stessi giorni). Sostanzialmente una triplice azione: culturale, con la rievocazione storica, commerciale, vista la concomitanza con il periodo dei Saldi, turistica, grazie alla maggior visibilità data alla destinazione turistica alessandrina sulla quale, nel corso di questi anni, abbiamo lavorato in maniera costante. L’iniziativa durerà fino a fine febbraio: è stato un percorso lungo, maturato nel corso degli anni, nato con il progetto di marketing urbano ‘Alessandria si Illumina’ ed arrivato oggi alla sua quarta edizione. Ringrazio personalmente per la preziosa collaborazione tutti coloro che si sono spesi nella realizzazione di queste videoproiezioni e dell’intero progetto”.
“Si tratta di un’iniziativa volta a valorizzare la storia della nostra città che ben si va a collocare nel solco di quel percorso avviato con le celebrazioni degli 850 anni della città di Alessandria, ovvero quello di recuperare e diffondere ‘le ragioni del nostro orgoglio’ di essere alessandrini – afferma il Presidente del Consiglio Comunale Emanuele Locci -. E, per farlo, si fa tesoro delle molteplici esperienze messe in campo in questi anni: dalle pubblicazioni a carattere storico promosse dal Consiglio Comunale alle iniziative di marketing territoriale attuate dall’Amministrazione comunale, volte da un lato a valorizzare le vie del commercio alessandrino e, dall’altro lato, a promuovere l’immagine della città oltre i suoi confini. Una sintesi che dà testimonianza di tutto questo e che, diffusa con lo strumento del videomapping in piazzetta della Lega, spero possa essere apprezzata dagli alessandrini e da chi viene a visitare la nostra città”.