Il 2021 è stato un anno intenso per i Carabinieri della provincia imperiese, che hanno operato senza soluzione di continuità per garantire la sicurezza e la tranquillità – accanto alle altre forze di polizia e agli attori del soccorso pubblico – con i servizi di controllo del territorio, concretizzando, anche attraverso i 20 presidi fissi sul territorio (arricchiti da quelli della componente specialistica forestale), l’aspetto che è più congeniale all’Arma: la vicinanza al cittadino, aspetto che ha sempre caratterizzato i Carabinieri nell’immaginario collettivo rendendo l’Istituzione benemerita.
Nei 365 giorni appena trascorsi, i militari – che proprio in ragione della loro capillare distribuzione sono stati interessati per più del 65% dei reati commessi in provincia – hanno svolto circa 21.000 servizi di controllo del territorio in tutti e 66 comuni della provincia. Sono state soddisfatte più di 17.000 richieste di intervento pervenute tramite il 112 NUE, senza contare le migliaia di persone accolte nelle nostre (e Vostre) caserme.
L’attività di contrasto alla criminalità non ha lasciato scoperto alcun settore, totalizzando 211 arresti in flagranza ovvero su provvedimento cautelare o esecutivo dell’Autorità giudiziaria. 1.518 sono state le denunce in stato di libertà.
I reati più diffusi sono stati quelli contro il patrimonio (furti in generale, seguiti dalle truffe informatiche), verso cui l’attenzione dei Carabinieri è massima: un’attività incessante, svolta sia con i servizi di prevenzione che con quella informativa pianificando incontri dedicati alla prevenzione delle truffe (dedicati principalmente alle persone anziane) e con gli inviti a denunciare i reati – anche se tentati – nonché a segnalare, attraverso il 112 NUE o utilizzando il personale sul territorio, movimenti anomali o di natura sospetta.
Nel corso degli incontri è stata altresì ricordata l’esigenza di utilizzare i canali ufficiali per contattare le Forze dell’Ordine senza adottare iniziative “social” (le piattaforme di comunicazione virtuali non sono il luogo dove denunciare reati né tantomeno dove organizzare “vigilanza”): solo con il confronto e con il dialogo si può giungere a una forma effettiva, reale e costruttiva di “sicurezza partecipata”.
Ricordiamo le operazioni più significative portate a termine nel 2021 dalle articolazioni del Comando Provinciale, accomunati dall’attenzione verso i reati che destano maggior allarme sociale:
- l’indagine “Sonacai”, con l’esecuzione di misure cautelari personali e patrimoniali nei confronti di persone dedite anche a truffe e furti alle persone anziane;
- le misure cautelari eseguite a Taggia per circonvenzione di incapace e quelle per furto e rapina ai danni di un’anziana donna di Sanremo;
- i provvedimenti detentivi operati per l’incendio dell’abitazione a San Bartolomeo al Mare;
- le oltre 100 persone segnalate all’Autorità giudiziaria per indebita percezione del reddito di cittadinanza;
- il fermo per tentato omicidio del luglio scorso a seguito dell’aggressione ai danni di un turista tedesco;
- le 54 persone arrestate o denunciate per spaccio di stupefacenti nell’ambito di diverse attività condotte in tutto il territorio provinciale;
- il fermo per la rapina all’ufficio postale di Vallecrosia;
- l’analogo provvedimento eseguito per l’omicidio del migrante a Ventimiglia.
Un’azione poliedrica, quindi, che i Carabinieri del Comando Provinciale hanno svolto in stretta collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Imperia, con il 15° Elinucleo ed i Cinofili di Villanova d’Albenga, il N.A.S., i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e del Nucleo Operativo Ecologico di Genova e, come accennato in apertura, “spalla a spalla” con le altre forze di polizia e con tutti coloro che sono chiamati quotidianamente a rispondere alle richieste di soccorso, senza sottacere il prezioso sostegno, realizzato con una puntuale azione di guida e coordinamento, dell’Autorità giudiziaria e prefettizia.