Giovedi 16 dicembre, presso il Santuario della Madonna della Guardia, si sono ritrovati i dipendenti e collaboratori delle opere di carità orionine del Piccolo Cottolengo, Centro “Mater Dei”, Scuola Materna “Sacro Cuore” è Casa Madre delle PSMC per vivere insieme l’Eucaristia e scambiarsi un sincero augurio per il Santo Natale.Per la prima volta le opere di carità si sono unite in questa celebrazione proprio per dare un vero senso di “famiglia”. La Santa Messa è stata presieduta dal rettore don Renzo Vanoi e concelebrata da don Alessio Cappelli, direttore del Paterno che sempre si presta con generosità per le nostre opere tortonese.
Nell’omelia don Renzo, oltre a dire “grazie” per il prezioso lavoro quotidiano che ognuno svolge nella propria realtà, ha voluto sottolineare l’importanza di lavorare in un’opera orionina ovvero essere sempre al servizio della carità che è dono per il prossimo nel bisogno ma è anche ricompensa personale di bene donato. Solitamente a queste celebrazioni la processione offertoriale è sempre affidata alla cura dei bambini e dei nonni degli Istituti ma non potendolo realizzare per ragioni sanitarie si è voluto porre ai piedi dell’altare alcuni simboli significativi del vissuto quotidiano per esprimere in essi la loro presenza.
Al termine i superiori delle realtà hanno consegnato ai presenti un lumino con alla base del pedali a formare un fiore realizzato dal Piccolo Cottolengo, a significare la luce di Cristo che ognuno possa essere illuminato nella propria abitazione. Questa celebrazione non è voluta essere un momento a sè ma un inzio di un cammino/percorso che le comunità vogliono continuare insieme. C’è necessità di unire le forze, c’è necessità di condivisione, c’è necessità di rafforzare insieme la carismaticità delle nostre opere perché attorno a Maria Regina della Guardia deve sempre brillare un cielo luminoso con un’unica stella formata dalla luce di ognuno.
Fabio Mogni