Non è un’ordinanza ma un invito. Al buonsenso per il prossimo capodanno. Lo ha firmato il sindaco di Castelnuovo Scrivia, Gianni Tagliani. “Si invita la popolazione a non fare uso di petardi, botti e affini durante le prossime festività e in particolare la sera del 31 dicembre.
Evitiamo possibili spiacevoli conseguenze per gli usi scorretti dei botti, rispettiamo le persone deboli, i bambini e gli anziani, pensiamo ai nostri amici animali e allo spavento che provano nel sentire esplodere botti e petardi. E che il 2022 ci porti la serenità che tutti desideriamo. Un abbraccio!”
Non è stata emessa l’ordinanza perché, per giurisprudenza consolidata, dice il Sindaco, ha molti profili di illegittimità. E perché a provvedimento emesso occorre il necessario controllo che per la contingenza del periodo, è evidente, risulta difficile da assicurare.
Sia il Ministero dell’Interno che il Consiglio di Stato hanno più volte richiamato la norma e la contingibilità dell’ordinanza che difficilmente può definirsi urgente: capodanno è sempre il 31 dicembre e l’urgenza, francamente, diventa un paravento. Tant’è che nel 2016 gli interni specificarono che “il contenuto dell’ordinanza sindacale non risulta congrua con gli ambiti di competenza dell’autorità locale senza considerare che questi provvedimenti vengono emanati nel periodo di capodanno senza che si possa ricorrere per chi ne avesse causa”. Ma c’è di più, il Consiglio di Stato richiamando il provvedimento preso a Roma e giudicandolo illegittimo ha anche sottolineato la decisione del TAR Lazio facendola propria quando annullarono l’ordinanza del sindaco capitolino.
Ecco perché si è ritenuto di non emettere apposita ordinanza ma, pur considerando la validità dei contenuti, un invito alla coscienza civica di ogni cittadino.