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Cosa è successo a Novi Ligure nel Consiglio Comunale di Ieri sera

In apertura della seduta del Consiglio Comunale, svoltasi giovedì 9 dicembre, il Sindaco Gian Paolo Cabella è ritornato sulla vicenda del Csp informando l’Assemblea di aver chiesto ufficialmente le dimissioni del Presidente del cda, Adriana Ferretti: «Purtroppo – ha spiegato il Sindaco – il modo in cui la signora Ferretti ha intrapreso in questi ultimi tempi ad amministrare rilevano una scarsa capacità di distinguere le funzioni di scelta politica da quelle di organizzazione e gestione. Gli interventi che ha fatto nei confronti del Direttore e dell’altro personale sono, a mio avviso, esagerati e rappresentano la causa del rallentamento dell’attività del Consorzio, comprese le dimissioni del Direttore, alle quali hanno fatto seguito le dimissioni di tre componenti del cda». Il Sindaco, inoltre, ha annunciato che l’argomento sarà affrontato a breve all’interno della Commissione consiliare competente.

L’Assessore al Bilancio, Edoardo Moncalvo, ha poi illustrato sinteticamente i contenuti di due variazioni al Bilancio di Previsione. Le entrate più significative dell’undicesima variazione riguardano un contributo regionale per il sostegno alla locazione di 180.000 euro (150.000 euro saranno spesi per i privati e altri 30.000 a favore dell’agenzia sociale della locazione) e 550.000 euro di giroconti per il fotovoltaico che vanno in spesa come onere verso Gruppo Acos.


Si registrano, infine, 39.000 euro per l’approvvigionamento dei servizi per la mensa e 3.600 euro di contributo a Sport in Novi per la pulizia, il mantenimento e la custodia della sede Inail. La variazione è stata ratificata con 8 voti favorevoli, 3 astensioni (i Consiglieri Bertoli, Bonvini e Sabbadin) e 4 contrari (Democratici per Novi).

Più corposa la dodicesima variazione. Tra le voci principali evidenziate dall’Assessore rientrano la prima tranche dei fondi del PNRR per la riqualificazione della sede comunale di Palazzo Dellepiane (700.000 euro a cui si somma la donazione di 100.000 euro della Fondazione Suvorov) e un contributo regionale di 38.000 euro per la realizzazione di uno spazio condiviso con rete wifi per favorire l’accessibilità dei giovani nella sede del Museo dei Campionissimi. Tra le altre entrate figurano oneri di urbanizzazione per 50.000 euro che da parte capitale passano a parte corrente per effettuare interventi di manutenzione ordinaria.

Altre poste significative riguardano un contributo di 38.000 euro per servizi e personale del Csp,  un contributo statale di 4.000 euro per il trasporto scolastico, un trasferimento aggiuntivo di 15.000 euro per le società sportive, il  potenziamento degli asili nido con 10.000 euro per le spese delle educatrici, 20.000 euro per servizi di supporto a favore di bambini disabili, 65.000 euro per il Teatro Giacometti, 12.000 euro per portare avanti la riqualificazione urbanistica dell’area Z3 (valutazione delle due aree oggetto di permuta) e 35.000 euro per l’installazione di un videocitofono e l’attivazione di un  servizio di guardiania per l’accesso principale degli uffici comunali di Palazzo Dellepiane. In questo caso il provvedimento è stato approvato con 11 voti favorevoli e 5 contrari (Democratici per Novi).

Successivamente sono state approvate all’unanimità le due mozioni presentate del gruppo consiliare Democratici per Novi a sostegno delle attività per l’eliminazione della violenza sulle donne. Essendo già stata installata nelle settimane scorse la panchina rossa, simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più a causa della violenza, il testo della prima mozione è stato emendato, per cui si impegna la Giunta a organizzare una cerimonia di inaugurazione della stessa e a promuovere iniziative culturali di informazione e sensibilizzazione su questo tema. Invariato il testo della seconda mozione che impegna il Sindaco e la Giunta ad attivarsi presso le farmacie e parafarmacie affinché venga apposta negli scontrini la frase “Se sei vittima di stalking o violenza chiama il 1522” e a comunicare l’iniziativa presso le attività commerciali, artigianali per proporre l’adesione alla stessa campagna d’informazione.

La seduta è proseguita con l’interrogazione presentata dal capogruppo dei Democratici per Novi, Simone Tedeschi, in merito alla situazione delle delibere TARI 2020 e 2021. Di seguito la risposta fornita dall’Assessore Moncalvo:

«Preso atto dell’interrogazione in oggetto, si rappresenta prima di tutto che nei giorni scorsi sono state eseguite una serie di attività di verifica sia da parte dei nostri Uffici sia con Gestione Ambiente spa ed il CSR – Consorzio Servizi Rifiuti.

Nella risposta del Sindaco in data 30/11/2021, da Voi citata nell’interrogazione stessa e quindi già a Vostre mani, si faceva riferimento all’apertura di un tavolo tecnico con i Soggetti sopra citati.

Rispetto alla comunicazione prot. 1560/2021 del CSR (anch’essa citata nella Vostra interrogazione) si rileva che, ad opinione dell’Amministrazione, le difformità tra il Piano Economico Finanziario (PEF) approvato dal Consiglio Comunale e quello validato dal CSR sono risultate evidenti sul piano numerico, ma la consistenza e composizione delle reali differenze non è ancora nota.

Infatti, nella comunicazione di CSR, l’importo di euro 1.287.882,07 sembrerebbe poter cambiare sensibilmente alla luce di alcuni elementi confermati dagli incontri tecnici avvenuti:

–   ad euro 592.709,07 se si paragonasse il rigo del PEF CSR-ARERA “Entrate tariffarie massime applicabili nel rispetto del limite di crescita” pari ad euro 5.594.468,00 e l’importo del totale del ruolo a carico dei Contribuenti, pari ad euro 6.187.177,07 presuntivamente calcolabile al momento della Deliberazione di Consiglio Comunale.

Si rileva inoltre che, al momento della formazione degli atti comunali, un elemento di incertezza da parte dei nostri Uffici è riconducibile al fatto che alla tariffa massima applicabile sia da aggiungere l’IVA del 10% se la bollettazione non avvenisse in regime di tassa.

–   Ad euro 468.801,78 se la cifra esposta al citato rigo del PEF CSR-ARERA fosse paragonabile con la somma poi effettivamente emessa quale tassazione nei confronti dei Contribuenti da parte di Gestione Ambiente spa e comunicataci in euro 6.063.269,78.

In entrambi i casi l’ipotetico differenziale si ridurrebbe a somme ben meno importanti di quelle contestateci.

Resta inoltre da chiarire, e sarà fatto al più presto, quello che sembrerebbe il punto più importante, e cioè se tra gli addendi che hanno formato sia il PEF CSR-ARERA del 2020 che del 2021, siano stati inclusi tutti i costi storicamente sostenuti dal Comune e che era regolarmente possibile includere.

I PEF suddetti vengono infatti determinati mediante un iter di raccolta che spetterebbe, secondo quanto previsto dalle circolari ARERA, all’Autorità territorialmente competente, e quindi al CSR stesso.

È in corso l’approfondimento, ad esempio, circa gli importi di costo rappresentati dalle agevolazioni e dagli sgravi che comportano una riduzione della Tassa riscossa. Tra i principali possono essere citati:

–   agevolazione a favore di unico occupante di civile abitazione;

–   riduzione per utenze con distanze dal più vicino punto di raccolta superiori ad un limite;

–   tassazione di favore nel caso di locali con uso saltuario;

–   rimborsi di tassa a favore delle utenze produttive che sopportano costi diretti di avvio al recupero e riciclo mediante metodiche di autosmaltimento.

Tali oneri ammontano, per il solo 2021, ad oltre 680.000,00 euro complessivi.

Riteniamo quindi necessario proseguire nel lavoro di analisi, perché è ad oggi evidente come gli interrogativi manifestati in queste ultime settimane, legittimamente ed in completa buona fede da parte di tutti, possano essere stati generati principalmente dall’iter particolarmente complesso di generazione del PEF CSR-ARERA che è stato messo in atto per obbligo nel 2020 e poi proseguito nel 2021, periodo in cui, come è assai noto, per mesi interi non è neanche stato possibile per persone, Uffici, Enti, apparati mettersi in contatto in maniera serena, libera ed efficace.

Un’ultima osservazione secondo noi interessante, al fine di consentire ai Consiglieri comunali di comprendere criticità ed equivoci potenziali, è che l’impianto del nuovo sistema governato dalle regole del PEF CSR-ARERA è stato costruito per regolare una tariffa di Bacino territoriale che ogni soggetto Gestore dovrà introitare direttamente nel proprio Bilancio aziendale.

In questa fase transitoria sta invece regolando i complessi rapporti finanziari, contrattuali e di servizio di più soggetti Gestori, di più sub-bacini con l’applicazione contemporanea, a seconda dell’avanzamento dei nuovi sevizi nei vari Comuni, di dette tariffe differenziate oppure di tasse ancora riscosse direttamente dai Comuni.

Per tutti i motivi esposti, la nostra Amministrazione ha fermamente rappresentato al CSR, durante i recenti incontri, la necessità di adottare un atteggiamento prudente e di attendere l’esatta determinazione dell’entità delle differenze prima di pervenire a conclusioni definitive.

Si riassume quindi, a favore delle richieste di chiarimento formulate con l’interrogazione, che:

1) I tempi previsti per le verifiche dei tavoli tecnici (considerato il peculiare periodo dell’anno attualmente in corso) sono stati da noi stimati da svolgersi entro fine gennaio.

2) Le differenze lamentate non erano evidentemente individuabili da parte degli Uffici comunali per i motivi già esposti, ed i confronti fra PEF comunali e PEF CSR-ARERA spettano formalmente all’Autorità territorialmente competente.

3) Le conseguenze di Bilancio, quali che siano, potranno essere compensate, in quanto ciò è esplicitamente previsto dalla nuova circolare ARERA dell’agosto scorso e come, peraltro, suggerito e reso esplicito durante gli incontri già avvenuti, nell’ambito del PEF 2022-2025 di prossima formazione».

Il Consiglio si è concluso con l’approvazione all’unanimità del rinnovo della convenzione tra il Comune di Novi Ligure e i Comuni del circondario per la gestione del canile sanitario e della convenzione per l’uso dell’obitorio presso il cimitero urbano.

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