“Non servono cerimonie ma impegni per dare risposte concrete. Risposte aquestioni spesso drammatiche, che coinvolgono milioni di bambini in tutto il mondo, per far sì che questa Giornata internazionale sui diritti dell’infanzia possa essere un passo avanti, affinché i più piccoli non siano abbandonati ma siano al centro dell’attenzione dei prossimi anni“. È la road-map tracciata dal presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, che in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza delinea un quadro aggiornato sulle condizioni dei bambini e indica una rotta da seguire per poter fornire loro sostegno e strumenti adeguati, anche per governare i nuovi stimoli forniti dal mondo digitale.
La mission. “Anche nel nostro Paese la situazione dell’infanzia è particolarmente grave, pure a causa degli effetti che la pandemia ha determinato sulla fragilità del sistema delle famiglie e delle reti sociali e sanitarie. È opportuno fare molta attenzione con interventi di rete, adeguati, soprattutto su certe fasce d’età, in particolare quella dei bambini molto piccoli e dell’adolescenza, L’ascolto – puntualizza – diventa centrale. E anche sulla base dei dati in aumento delle chiamate e delle richieste d’aiuto ci siamo resi conto che c’è bisogno di costruire sempre più strumenti preventivi, formando gli adulti, i genitori e gli insegnanti, a cogliere i segnali del disagio dei ragazzi, cercando anche di sviluppare delle reti di intervento a medio e lungo termine che possano essere adeguate agli obiettivi”.
“Questa non è una Giornata di cerimonie ma una Giornata di impegno. Impegno che deve essere tradotto in azioni, interventi concreti, anche sulle fasce più deboli, quelle che sono vittime di abusi e di violenze, tema spesso dimenticato e nascosto. E bisogna confrontarsi con il grande tema, in aumento, del lavoro minorile e di tutte le situazioni nelle quali la povertà distrugge i potenziali di sviluppo dei bambini e della rete sociale attorno a loro. Occorre – rimarca – che in questo ambito istituzioni, società civile, volontariato e terzo settore, oltre a imprese, possano lavorare insieme per costruire percorsi sempre più condivisi di azioni e di intervento”.
“Il tema è anche quello di guardare tutti questi scenari in termini di prospettiva internazionale, quello che fa Telefono Azzurro, cercando di acquisire competenze sempre maggiori e di condividere le proprie esperienze avanzate nell’ambito di questi settori“, conclude.
I numeri. Prevenzione e ascolto, innanzitutto, gli strumenti con cui affrontare la battaglia per tutelare i diritti dei bambini che vivono situazioni di abuso e disagio. Un’azione che Telefono Azzurro porta avanti dal 1987, sempre al fianco di bimbi e adolescenti al telefono, sul web, in chat, a scuola, sul territorio, gestendo – dalla sua nascita fino al 2020 -, 80.977 casi con la Linea di ascolto 19696, 25.920 casi – dal 2003 – con la Linea 114 Emergenza Infanzia.
Nel 2021, grazie all’attività del 114 e dell’19696, sono stati 508 i minori aiutati, 486 i casi gestiti e 207 le agenzie/autorità interessate.
Highlights 114
“Abuso sessuale offline”: 169 minori coinvolti: +22% rispetto al 2020. 39.9% (0-10AA), 32% adolescenti (15-17AA) e 23.5% preadolescenti (11-14AA); 178 motivazioni dell’area in 146 casi, +40% rispetto al 2020; 86 segnalazioni ai Servizi/Autorità del Territorio; 49% dei casi tra le mura domestiche, nel 41% i presunti responsabili sono i genitori dei minori vittime.
“Abuso sessuale online”: 157 minori coinvolti: triplicati rispetto al 2020. 4 su 10 preadolescenti
(11-14AA), 37% adolescenti (15-17AA) e 17% (0-10AA); 220 motivazioni dell’area in 164 casi, più che raddoppiati rispetto al 2020; 58 segnalazioni ai Servizi/Autorità del Territorio; 67% dei presunti responsabili sono estranei ai minori vittime.
Highlights 19696
“Abuso sessuale offline”: 124 minori coinvolti, +28% rispetto al 2020. 39% adolescenti (15-17AA), 33% preadolescenti (11-14AA) e 20% (0-10AA); 127 motivazioni dell’area in 116 casi; 58 segnalazioni ai Servizi/Autorità del Territorio; 51% dei casi tra le mura domestiche, nel 49.5% i presunti responsabili sono genitori dei minori vittime.
“Abuso sessuale online”: 77 minori coinvolti (abuso online). 4 su 10 preadolescenti (11-14AA), 47% adolescenti (15-17AA) e 5% (0-10AA); 86 motivazioni dell’area in 74 casi; 13 segnalazioni ai Servizi/Autorità del Territorio.
Telefono Azzurro. Telefono Azzurro nasce nel 1987 a Bologna per poter dare una risposta concreta al “diritto all’ascolto” riconosciuto al bambino dalla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia firmata dalle Nazioni Unite. Da 34 anni, è punto di riferimento per bambini e adolescenti in difficoltà, in prima linea nella difesa e promozione di una cultura che rispetti e valorizzi le loro potenzialità. Al telefono, in chat e sul territorio, Telefono Azzurro è ascolto, intervento e prevenzione, e si evolve costantemente per rispondere ai nuovi bisogni di bambini e ragazzi. Oggi è anche una realtà di riferimento digital, che interagisce con bambini e ragazzi sui social e affronta con loro le tante e nuove situazioni critiche che vengono dal mondo online: prevaricazioni online, cyberbullismo, sexting e sextortion, adescamento online, violazioni della privacy, game e gambling online e furti di identità. Una vera e propria piattaforma integrata – telefono, web, social media, app, centri territoriali, gruppi locali di volontari – per rispondere all’esigenza delle nuove generazioni di essere pienamente cittadini digitali. Un approccio multi-canale per affrontare abusi e disagi, vecchi e nuovi.