Una donna di 50 anni (che chiameremo Maria con un nome di fantasia) affetta da una grave patologia congenita dell’aorta toracica, ha subito un intervento di rimozione di una massa ovarica di oltre 40 chili. Ora la paziente sta bene e procede con il decorso post-operatorio, dopo l’intervento avvenuto nei giorni scorsi all’Azienda Ospedaliera di Alessandria eseguito da uno staff multidisciplinare e interaziendale. L’intervento, infatti, si presentava difficoltoso per il volume della massa e per la malattia riscontrata alla donna solo in fase di accertamenti e presente fin dalla nascita: per garantirne la massima sicurezza, i clinici hanno optato per trasferire Maria dall’Ospedale di Casale Monferrato, dove era ricoverata nel reparto di Chirurgia diretto da Marco Amisano, all’Ospedale Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria. Qui è stata trattata da un team composto dallo stesso Amisano, dal direttore della Chirurgia Vascolare Mauro Salvini e dalla sua collega Marina Muncinelli, dal cardiochirurgo Riccardo Gherli e con il supporto anestesiologico di Fabrizio Racca, direttore del Dipartimento di Anestesia, di Domenico Ruvolo dell’Anestesia Generale, di Sara Paolini della Cardioanestesia e di Donatella Trasversa, responsabile dei Blocchi Operatori.
“Sono soddisfatto dell’esito positivo di questo intervento – commenta Marco Amisano – in primis per il fatto che Maria, uscita dalla Rianimazione, sta seguendo un ottimo decorso post-operatorio. Le sue buone condizioni sono la prima e più importante soddisfazione per tutti noi, a cui si aggiunge quella di aver potuto lavorare insieme ai colleghi dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria in un intervento che si presentava articolato e difficoltoso. Sia la preparazione sia la gestione operatoria si presentavano difficili a causa della patologia congenita della signora, complicata da una massa ovarica importante che doveva essere rimossa e che andava a comprimere l’aorta, impedendone il funzionamento. Abbiamo svolto la procedura in condizioni di massima sicurezza e collaborando con i professionisti di varie specialità dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, con un risultato gratificante”.
Fabrizio Racca aggiunge: “Le condizioni di partenza di Maria erano davvero problematiche. Abbiamo esaminato il caso in una discussione collegiale e soprattutto tempestiva per individuare nel più breve tempo la migliore soluzione possibile. La patologia congenita presentata dalla signora costituiva un rischio elevato: la collaborazione dei colleghi dell’ASL AL, dei cardiochirurghi e dei chirurghi vascolari è stata fondamentale. Lieto di constatare che Maria ora si sia ripresa e soddisfatto per l’esempio di sinergia con i colleghi dell’ASL AL che la gestione di questo caso ha rappresentato”.
Alle dichiarazioni dei clinici che hanno seguito la paziente, si aggiunge il commento congiunto del Direttore Generale dell’ASL AL Luigi Vercellino e dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria Valter Alpe, che ribadiscono l’importanza della collaborazione: “L’intervento sottolinea l’integrazione delle due aziende su un percorso di alta professionalità per rispondere alle esigenze di salute del territorio con percorsi sempre più qualificati. Si tratta del primo tassello di un progetto che le due Aziende hanno in animo di avviare per la valorizzazione delle eccellenze. Ai clinici i complimenti per aver affrontato in squadra un caso che si presentava difficile, permettendo alla paziente il ritorno a buone condizioni di salute e soprattutto il miglioramento della propria qualità di vita”.