Vive attorno alla metà dell’anno 700 probabilmente predicatore nell’Italia meridionale quasi certamente a Benevento, come la tradizione vuole.
Evasio è un buon oratore, su questo non vi sono dubbi, il Pontefice, quasi certamente San Zaccaria, considerate le sue doti, confermate dal re longobardo Liutprando, lo nomina Vescovo di Asti.
Un gruppo di eretici solleva una sommossa nella città, il nostro Santo è costretto a fuggire unitamente a Natale e Proietto, rispettivamente presbitero e diacono.
Il loro cammino verso il Monferrato è proficuo, dove si fermano predicano il Vangelo, battezzano fin quando sono catturati, perseguitati da Atubalo, quindi martirizzati con la decapitazione, proprio davanti alla Chiesa dedicata a San Lorenzo, il primo dicembre dell’anno 745.
La città di Casale, il dodicesimo giorno di novembre, celebra solennemente la festa Patronale di Sant’Evasio, unitamente ai suoi due fedeli compagni: Natale e Proietto, le reliquie sono conservate nella cappella costruita, da parte del Comune di Casale, nell’anno 1563.
Franco Montaldo