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Folla a Pontecurone per la reliquia del sangue di Don Orione

Nel pomeriggio di sabato 23 ottobre, a Pontecurone, è stata celebrata una solenne liturgia con la reliquia del sangue di Don Orione nell’ambito del 150° dalla sua nascita.

Erano presenti molti fedeli del paese e le rappresentanze della Famiglia Carismatica Orionina. La Reliquia è stata accolta sul sagrato della Chiesa di San Giovanni Battista dal parroco Don Loris Giacomelli e collocata sull’altare per un momento di preghiera personale e comunitaria.


Si è snodata poi una solenne processione verso la Collegiata di Santa Maria Assunta. Durante il tragitto sono state lette frasi di Don Orione intercalate con ritornelli nel quale il popolo ha espresso la sua risposta d’amore verso il Signore per il dono di questo illustre concittadino della carità.

Giunti alla Collegiata è stata presieduta la Celebrazione Eucaristica da Don Renzo Vanoi, Rettore della Basilica del Santuario Madonna della Guardia di Tortona ed animata dalla Corale del paese. Nell’omelia Don Renzo ha sottolineato l’amore che dobbiamo sempre a Don Orione e come questi riti popolari ci devono aiutare a comprendere quanto è importante trasmettere alle generazioni future il bene che abbiamo ricevuto da Don Orione.

“Come abbiamo ascoltato nel brano evangelico, ha concluso Don Renzo, chiediamo al Signore con l’aiuto di Don Orione il dono della vista per aver presente la carità e poterla vivere come suoi veri figli”. La celebrazione si è conclusa poi con la benedizione solenne con la reliquia nella quale esprime la presenza di Don Orione in mezzo alla sua gente. Il sangue di Don Orione è oggi soprattutto il suo carisma, il suo spirito che continua ancora a scorrere e a dare vitalità e consanguineità a tante persone in tutto il mondo. Il sangue di Don Orione scorre nella vita di tanti religiosi, suore e laici presenti in tante nazioni del mondo, che hanno nel loro cuore quello spirito di carità e di amore alla Chiesa che fece battere forte il cuore di Don Orione, “un cuore senza confini perché dilatato dalla carità di Gesù Crocifisso”.

Fabio Mogni

(foto: Claudia Nalin)

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