Il fenomeno come saprà è di importanza sociale notevole perché coinvolge le future generazioni, maggiormente colpite da queste patologie.
Tenga conto che sono 3,5 milioni di italiani ne soffrono, 2 milioni dei quali sono adolescenti (per i quali è la seconda causa di decesso) o pre-adolescenti che hanno bisogno di ospedali vicini alle loro famiglie, perché sono giovani e perché guarire dal un disturbo alimentare non è cosa di pochi giorni. Ma i pochi letti sono presi, le liste d’attesa si allungano, le malattie degenerano, ragazzini muoiono. Ogni settimana in Italia.
Ma anche di attualità perchè venerdì 8 ottobre, in occasione della Giornata Nazionale della Salute Mentale tutte le Associazioni di familiari e i Progetti dedicati ai DCA si raduneranno in Piazza Piazza Castellani davanti al Ministero della Salute per fare una richiesta puntuale e urgente: ovvero che i Disturbi del Comportamento Alimentare vengano inseriti nei cosiddetti LEA, livelli essenziali di assistenza garantiti, le prestazioni e servizi che il Sistema sanitario nazionale è tenuto a fornire gratuitamente o dietro pagamento di ticket a tutti i cittadini.
Inoltre il Ministero della Salute nel suo ultimo rapporto ha comunicato che durante la pandemia del covid-19 è stato conteggiato un aumento del 30% dei nuovi esordi. I costi dei ricoveri sono altissimi.
Ma i Disturbi del Comportamento Alimentare si possono anche prevenire. Lo sostengono gli psicologi di FoodNet, che da anni lavora sulla prevenzione un portale informativo e soprattutto effettuando interventi gratuiti nelle scuole elementari italiane, con un metodo replicabile ed efficace, per spiegare ai bambini il rapporto tra cibo ed emozioni. Perchè i ragazzi non ci devono proprio finire in ospedale.
ALLEGO. – CS FoodNet con l’attività di prevenzione che svolge e la mappatura dei servizi per trovare il centro specializzato più vicino.
Il portale è www.foodnet.it …
Si può organizzare una chiacchierata con la dottoressa Deborah Colson, psicoterapeuta e responsabile del progetto FoodNet.