Un piano per rilanciare l’Italia dopo l’emergenza della pandemia che vedrà in prima linea anche i giovani amministratori che vogliono fare e attivarsi per dare risposte concrete ai bisogni delle persone che il Covid ha acuito e tra questi giovani che vogliono fare c’é una tortonese: Anna Sgheiz, consigliere comunale di Tortona e presidente della Commissione cultura e turismo.
Nei giorni scorsi, Anna si é recata a Roma per due giorni, presso l’Auditorium della Conciliazione, dove si é tenuta l’XI Assemblea programmatica di Anci Giovani, l’appuntamento annuale più importante per la Consulta dei Giovani amministratori under 35 dell’ Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Un summit in cui si é discusso del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) preparato dall’Italia per rilanciare il nostro Paese nella fase post emergenza, che fa parte del programma europeo “Next Generation EU” fondo di ripresa europea da 750 miliardi di euro.
L’Italia nel PNRR prevede molte riforme tra cui le più importanti sono: lo sviluppo digitale, lo sviluppo ecosostenibile e la transizione ecologica, la semplificazione e sburocratizzazione della Pubblica Amministrazione e la riforma della giustizia.
“E’ stata una due giorni intesa – dice Anna Sgheiz – anche perché giunti a questa fase non possiamo fare altro che cogliere le sfide che il PNRR ci propone per dare nuove risposte ai nuovi bisogni che la crisi pandemica ha accelerato. Infatti a causa del distanziamento sociale abbiamo dovuto fare affidamento sulle tecnologie digitali e ci siamo presto accorti che come Paese eravamo arretrati su questo fronte. Nell’ultimo anno e mezzo la pubblica amministrazione, gli enti pubblici e privati hanno subito una digitalizzazione che con l’Italia pre pandemica forse avremmo raggiunto in vent’anni.”
Un grande passo in avanti da punto di vista tecnologico che non sarà sprecato: “L’evoluzione digitale in Italia – aggiunge la giovane amministratrice di Tortona – sarà utilizzata per un’altra grande sfida ovvero la sburocratizzazione e semplificazione della Pubblica Amministrazione assieme alla velocizzazione delle procedure amministrative, una riforma già in atto e che ritengo essere di fondamentale importanza ma che dovrà avvenire senza lasciare indietro i meno inclini
all’utilizzo delle nuove tecnologie e coloro che non hanno la disponibilità economica per comprare i suddetti dispositivi.”
Non poteva mancare tra i giovani argomenti importanti per il futuro come la transizione verde ed ecologica: “E’ un tema importante – aggiunge Anna Sgheiz – ma spesso trattato in modo noioso e ripetitivo, ma é assolutamente necessario ragionare sull’’importanza di questo tema perché in una Nazione occidentale e industrializzata come la nostra in cui un nucleo familiare produce tonnellate di rifiuti all’anno, diventa evidente che la transizione ecologica e lo smaltimento dei rifiuti non si riduce solo ad una questione etica e di rispetto del nostro pianeta, ma per i più pragmatici diventa anche una questione di spazio, benessere del territorio cittadino, sanitario e di salubrità dell’aria e dei terreni accompagnato, perché no, dalla creazione di posti di lavoro ad ogni livello (dagli ingegneri agli operatori ecologici, per fare un esempio).”
Anna Sgheiz rappresenta un po’ una “mosca bianca” nel panorama politico nazionale perché appena ventenne ha capito che solo chi sta nella “sala dei bottoni” cioé dalla parte di chi decide, é possibile in qualche modo, cambiare le cose, migliorando il futuro e dare obiettivi concreti anche ai giovani. Purtroppo, dati ISTAT alla mano, solo il 28,4% degli amministratori comunali ha meno 40 anni di cui solo il 18% sono under 36 e ventenni come lei ce ne sono davvero molto pochi.
“Un dato – conclude Anna – che ci ha fatto prendere atto di due cose: il primo é una classe politica e dirigente da anni composta dagli stessi volti e che non punta alla formazione di una grossa parte della popolazione giovane attiva e che sarebbe in grado di dare un apporto positivo intercettando esigenze di un bacino di utenza giovane o molto giovane che difficilmente sa rapportarsi alle istituzioni. Il secondo è che secondo un’indagine condotta proprio da Anci il 97% dei giovani non vuole fare politica per via dell’immagine negativa con cui vengono dipinti i politici e la politica, i rischi giuridici e legali che un amministratore rischia di correre e infine la difficoltà a conciliare l’attività amministrativa assieme al proprio lavoro, lo studio o come nel mio caso entrambi. Abbiamo concluso questo argomento con l’obiettivo di raccontare ai nostri concittadini e coetanei quanto sia bello amministrare, gestire i nostri territori. Perché amministrare è l’onore di servire il pubblico e deve essere una scelta, ed io, come tutti coloro che sedevano all’XI Assemblea ANCI giovani, lo facciamo per scelta.”