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Troppi cani vicino ai bambini in via Emilia Nord a Tortona. la Protesta di un lettore

Pubblichiamo l’email di un lettore giunta in redazione in questi gironi, aggiungendo, tuttavia che il Comune di Tortona, come abbiamo già anticipato 12 maggio in QUESTO ARTICOLO ha all’attenzione il problema e intende risolverlo


Buongiorno signor Direttore,

le scrivo per segnalare che all’interno del parco archeologico sito in via Emilia molto proprietari di cani non si attengono alla legge che prevede che i conduttori dei cani debbano tenere il loro cane al guinzaglio con lunghezza di metri 1,5.
Una buona parte di essi non lo fa, con cani di taglia piccola e grande.

Tenendo conto che quest’area è molto frequentata da bambini, questo comportamento potrebbe essere pericoloso, inoltre vi è un considerevole passaggio di auto.
Se si fa osservazione hai proprietari ti rispondono che il loro cane è bravo, se ti va bene.
Questo in barba alle leggi comunali e alla responsabilità.
I residenti hanno chiesto di fare installati i cartelli con il relativo ammonimento, e le tariffe delle multe per i non adempimenti, ma per ora con nessun risultato.
Segnalo inoltre il disagio continuo che provoca hai residenti l’area cani sita nell’area, con persone che letteralmente passano buona parte della giornata a parlare fra di loro infischiandosi di quello che fanno i loro cani, per non parlare di quelli che parcheggiano sui marciapiedi e nel parcheggio riservato hai proprietari sotto il cartello che indica proprietà privata.
Per questa situazione speriamo presto dovrebbe esserci una soluzione.
La attuale area cani non rispetta le raccomandazioni in vigore che prevedono una recinzione alta 1,80 metri e altro
Tanto per chiarire, nessuno è contro gli animali, che devono essere stati educati dai loro proprietari e non lasciati liberi di abbaiare per ore intere.
Vorremmo che i nostri diritti e le leggi in vigore venissero rispettate.
Perché avere un cane non da il diritto di fare quello che si vuole.
Spero che questa mia venga pubblicata.
Grazie e cordiali saluti.

Maurizio Frezzato

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