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Operazione “Reti Fantasma”: liberato il “Pilone di Cervo” dalla Guardia costiera

Si è conclusa in data odierna una nuova attività ambientale legata all’operazione “reti
fantasma” organizzata dalla Guardia Costiera Imperia che ha visto impegnati, uomini e
mezzi nautici del Corpo delle Capitanerie di Porto. Grazie al supporto del Reparto Operativo
della Direzione Marittima della Liguria, del personale specialistico del V Nucleo
Sommozzatori di Genova, nonché della fattiva collaborazione del ceto peschereccio locale,
nello specifico del Sig. Federico MARTINO e dei sub dell’Associazione Sportiva
Dilettantistica “INFORMARE”, i fondali marini circostanti il “Pilone di Cervo” sono stati liberati
da oltre 100 metri e 50 Kg di rifiuti costituiti da reti da posta ritrovate sul fondo. Sulle
complesse attività di recupero, svoltesi in 2 giorni, ha espresso parole di soddisfazione il
Capitano di Fregata Carlo LA BUA, Comandante della Capitaneria di Porto di Imperia, il
quale ricorda a tutti che “ogni anno vengono purtroppo abbandonate o disperse
accidentalmente in mare svariate tonnellate di reti ed altri attrezzi da pesca che, se non
recuperati, continuano a “pescare”, 24 ore su 24, rappresentando una seria minaccia per la
vita marina e per l’ambiente. Queste attrezzature, infatti, provocano la cattura passiva di
pesci e di altri animali come tartarughe e mammiferi marini, che vi possono rimanere
intrappolati, per non parlare dei possibili danni cagionati all’ecosistema marino ed agli
organismi bentonici, nonché dei pericoli che tali reti possono costituire per la sicurezza dei
subacquei”. L’attività di recupero delle reti fantasma si inserisce in una più ampia campagna
comunicativa sul tema della sensibilità ambientale, rientra nel progetto “PlasticFreeGC” nato
nel 2019 dalla collaborazione tra il Comando Generale della Guardia Costiera e l’allora
Ministero dell’Ambiente, oggi della Transizione Ecologica, per la tutela della ambiente e delle
fauna marina. Un sentito ringraziamento è stato rivolto dall’Autorità Marittima a tutti gli
operatori subacquei coinvolti che, volontariamente e con grande sensibilità civica ed
ambientale, hanno segnalato e partecipato alle attività, contribuendo al buon esito delle
stesse. Pari ringraziamento va, infine, al Comune di Diano Marina per l’altrettanta sensibilità
a condividere il valore delle attività svolte e per il fondamentale contributo da esso prestato
per concorrere allo smaltimento dei materiali di rifiuto recuperati nel corso delle delicate
operazioni.
L’obiettivo da traguardare è quello di raggiungere, nel più breve tempo possibile, il
necessario cambiamento culturale di tutti gli utenti del mare, nell’intento comune di restituire
ai nostri figli un mare sempre più pulito.

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