In occasione del prossimo concerto del Perosi Festival 2021, che si terrà il 12 settembre nel chiostro del Museo Diocesano, saranno esposte tre importanti opere della nostra Diocesi che all’inizio dell’anno erano partite per Torino e Milano, per essere esposte in due grandi mostre di livello internazionale: la prima, “Ritratti d’oro e d’argento”, è stata allestita a Palazzo Madama di Torino, la seconda, “Le Signore dell’arte”, ha avuto luogo a Palazzo Reale di Milano.
Nel primo caso è stata la conservatrice di Palazzo Madama, Simonetta Castronovo, che nei mesi precedenti l’organizzazione della mostra incentrata su un genere particolare di scultura in metallo come quella dei busti reliquiario, aveva notato nell’inventario on line dei beni delle Diocesi italiane, due interessanti busti di Santi appartenenti a una nostra parrocchia.
La mostra, allestita nella Sala Atelier del Museo Civico di Torino da febbraio ad agosto 2021, è nata infatti dalla selezione di 18 busti provenienti dai tesori delle Cattedrali e delle chiese piemontesi, prevalentemente in argento, databili dal Trecento al primo Cinquecento. Opere utili a ricostruire la storia dell’oreficeria medievale, ma che documentano anche una storia di devozione, profondamente ancorata a luoghi ed edifici religiosi specifici.
È il caso dei busti dei Santi Ruffino e Venanzio provenienti dalla Chiesa Vecchia di Sarezzano; in questi giorni ci sono stati restituiti e da domenica 12 settembre saranno esposti nella sala del Museo Diocesano dove è custodito anche il prezioso Codex Purpureus Sarzanensis. Sarà l’occasione per vedere da vicino due opere davvero uniche, che in occasione della mostra torinese sono state oggetto di un intervento di restauro conservativo, insieme all’unica base lignea sopravvissuta. I volti dei due santi sono quasi dei ritratti, realizzati con estremo realismo nella resa delle rughe sui volti, delle lunghe barbe e capelli dorati, in cui piccoli particolari permettono di distinguere l’anziano Ruffino dal più giovane Venanzio.
Negli stessi mesi il museo di Palazzo Reale a Milano ha ospitato un’interessante mostra dedicata a “Le Signore dell’arte. Storie di donne tra ’500 e ’600”, che ha riunito solo opere dipinte da mani femminili, per raccontare le storie di pittrici talentuose e moderne. Non ci saremmo aspettati di vedere la ‘nostra’ pala d’altare esposta tra oltre 130 dipinti di 34 artiste diverse: accanto alle più note Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola e Orsola Caccia, erano presenti anche pittrici meno note, la cui riscoperta testimonia un’intensa vitalità creativa femminile; donne accomunate dal talento e dalla voglia di non piegarsi alle regole del gioco imposte da una società maschilista.
Le opere sono arrivate dai più importanti musei italiani, da Marsiglia e dalla Polonia. Ma tra gli enti prestatori c’è stata anche la Parrocchia di Silvano Pietra, che si è resa disponibile a esporre per la prima volta in un museo la pala dell’altare di S. Caterina d’Alessandria. La tela raffigura il Matrimonio mistico di Santa Caterina e la particolarità che la caratterizza è che vi sono ritratti i primi feudatari di Silvano, il conte Brunoro Pietra e la moglie Caterina Bianca Stampa. Ma ancora più interessante è stato scoprire attraverso le ricerche d’archivio del parroco, don Maurizio Ceriani, e grazie al restauro effettuato da Gabbantichità nel 2015, che la pala fu dipinta da una donna, quella Lucrezia Quistelli, fine ritrattista formatasi nell’ambiente della corte medicea che, per inciso, fu la moglie del conte di Silvano, Clemente Pietra.
Se vorrete scoprire meglio la storia di questo dipinto e dei due busti di Sarezzano, potrete venire a vederli nel Museo Diocesano di Tortona, da domenica 12 settembre sino a fine anno. Nel giorno di apertura, ai partecipanti al concerto “Archi all’opera” del Perosi Festival 2021, sarà riservata una speciale visita guidata, al termine del programma musicale.
Per ulteriori informazioni e per visite guidate consultate il nostro sito www.muditortona.net.
Lelia Rozzo