Dopo il sold out di martedì con Singing Musical, per l’ Emd Festival di Diano Marina è arrivato il momento dell’ operetta , sesto genere artistico (su sei date) di una decima edizione che sta raccogliendo grandissimo consenso. Un appuntamento che nulla ha da invidiare alle rappresentazioni che si tengono nei migliori teatri italiani. Domani, venerdì 27 agosto ( ore 21.30 ), il pubblico di Villa Scarsella potrà passare una serata di grande spensieratezza con Il Paese dei Campanelli , operetta in tre atti, composta dalla coppia Lombardo-Ranzato, divenuta subito popolarissima in virtù della leggerezza del testo, di melodie armoniose e musica molto orecchiabile. A mandarla in scena sarà la Compagnia Teatro Musica Novecento, leader a livello nazionale del settore, con un cast molto numeroso e di prim’ordine, l’orchestra Cantieri d’arte e il corpo di ballo Novecento. Gli attori sono Alessandro Brachetti, Silvia Felisetti, Antonio Colamoreo, Iena rapita, Fulvio Massa, Graziella Barbacini, Francesco Mei, Marco Falsetti e Salvatore Loritto.
La direzione musicale è affidata a Stefano Giaroli, che è anche il produttore, la regia ad Alessandro Brachetti, le ricche coreografie sono di Salvatore Loritto, scene e costumi sono curati da Artemio Cabassi e affidati ad Arte Scenica.
Nello spettacolo si narrano le vicende di un fiabesco villaggio olandese la cui pace è turbata dall’arrivo di una nave di aitanti marinai inglesi, che corteggiano vivacemente le signore del luogo. Ma una leggenda secolare custodisce e protegge i vincoli di fedeltà, grazie ai campanelli posti sulle casette, preposti a suonare ogni qualvolta si consumi un tradimento. Si sviluppa così una storia divertente e spumeggiante, tra tentazioni e tradimenti, caratterizzata dalla presenza di divertenti e celeberrimi momenti musicali, nonché da arie liriche cariche di sensualità e sentimento. Il debutto è datato 23 novembre 1923 al Teatro Lirico di Milano. Le cronache milanesi dell’epoca ricordano che, pochi giorni dopo la messa in scena di quest’operetta, mezza Milano fischiettava i suoi motivi più indovinati. L’operetta . In Italia quattro sono i titoli d’operetta che varcano la soglia del “recinto” di genere, per entrare nello spazio aperto della popolarità: La Vedova Allegra, Al Cavallino Bianco, Cin-ci-là e “l Paese dei Campanelli. Non a caso i primi due sono di area austriaca, dove è nata l’operetta, mentre gli altri rappresentano la quintessenza della declinazione italiana della “piccola lirica”.
Entrambi nascono dalla felice collaborazione tra Carlo Lombardo (librettista, editore e produttore) e Virgilio Ranzato (sommo violinista, spalla di Toscanini alla Scala, autore delle musiche). Discendendo le Alpi l’operetta perde un poco di nobiltà ed eleganza, per acquistare un carattere più scanzonato, solare e ritmato. L’abilità della coppia Ranzato-Lombardo sta nell’inventare temi facili ed irresistibili, che in un attimo “entrano in testa”, divenendo indimenticabili.
In estrema sintesi: con l’operetta austriaca lo spettatore sogna e sorride, con l’operetta italiana lo spettatore ride di gusto e non riesce a non canticchiare mentre assiste allo spettacolo. Il Paese dei Campanelli ha comunque una connotazione romantica e sognante con un approccio lirico nel narrare l’amore tra Nela (soprano) e Hans (tenore), mentre la vicenda tra la coppia comica Bon Bon-La Gaffe (soubrette e comico) è tutta basata su ritmi occhieggianti al jazz.