Site icon Oggi Cronaca

Imperiese colpito da una grandine pazzesca, ingenti i danni


ale a decine di milioni di euro il conto dei danni nelle campagne in una pazza estate l’ultima perturbazione che ha investito a macchia di leopardo le regioni del Nord Italia con violenti nubifragi e grandinate. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ultima ondata di maltempo nel fine settimana.

In provincia di Imperia, forte grandinata a Ventimiglia, colpita la Val Nervia, il golfo dianese con danni alle coltivazioni di basilico, Pieve di Teco e la Valle Impero con danni all’olivicoltura. L’area più colpita sicuramente quella di Ventimiglia le frazioni di Bevera, Calvo, Varase, San Pancrazio, Porra, Grimaldi, Latte è un disastro ovunque, intere serre devastate dal vento e dalla grandine.


“Si tratta solo dell’ultimo capitolo di una estate segnata fino ad ora da ben 789 eventi estremi tra bombe d’acqua, trombe d’aria, grandinate e temporali violenti lungo tutta la Penisola secondo l’analisi Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) – spiegano il Presidente di Coldiretti Imperia Gianluca Boeri e il Direttore Provinciale Domenico Pautasso -. Siamo di fronte ad una situazione climatica in forte evoluzione, difficile da controllare, con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Serve rivedere i piani nazionali assicurativi affinché ci siano strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, efficaci e con meno burocrazia. Serve mettere a punto strumenti che permettano di assicurare il reddito delle imprese agricole, sia in caso di calamità sia in caso di volatilità dei mercati.  Ad oggi – concludono Boeri e Pautasso – in olivicoltura le assicurazioni sono ancora aleatorie, è necessario poter avere formule snelle a cui le imprese aderiscano rapidamente e con facilità. La caduta della grandine è l’evento più temuto dagli agricoltori in questo momento perché si abbatte sulle colture prossime alla raccolta con danni irreversibili che fanno perdere un intero anno di lavoro”.

Coldiretti Imperia

Exit mobile version