Lella Costa, una delle artiste più colte e sensibili del teatro italiano, incontra uno dei racconti più belli e famosi della scrittrice danese Karen Blixen, quel “Pranzo di Babette” divenuto famoso grazie al celebre film diretto da Gabriel Axel (1987). Lo spettacolo è la storia di un dono: una riflessione sulla necessità della condivisione, una testimonianza del fatto che felicità e benessere non sono possibili se non sono collettivi  

A Berlevaag, un paese in miniatura su un fiordo norvegese, un giorno arriva Babette, una grande cuoca francese costretta a fuggire e a vivere esule in seguito al crollo della Rivoluzione francese perché di ideali comunardi. Babette si integra nella vita tranquilla e frugale di Martina e Filippa, due anziane sorelle che la accolgono in casa come governante e che dedicano la loro vita all’aiuto degli altri, offrendo i loro pochi beni ai bisognosi. Ma sarà Babette a insegnare loro il valore di una vera condivisione. Dopo aver vinto diecimila franchi d’oro vinti a una lotteria decide di donare la propria arte e tutti i suoi averi per imbastire un memorabile e raffinatissimo pranzo francese in memoria del loro padre morto. Grazie allo straordinario pranzo nella piccola comunità si realizzerà una condivisione profonda, gioiosa e autentica, perché – afferma – «solo quando facevo del mio meglio riuscivo a rendere la gente perfettamente felice». Spiega Lella Costa: «Babette è grata per essere stata accolta. Non vuole insegnare a vivere, vuole solo ringraziare. O meglio vuole essere al servizio degli altri come scelta consapevole».  


Prenotazione obbligatoria presso lo IAT di Ovada 

Tel. 0143821043, WhatsApp 3791187215 

Mail: iat@comune.ovada.al.it