Ha soccorso e salvato migliaia di persone e adesso, dopo oltre 35 anni di servizio e a 60 anni di età, si gode il meritato riposo andando in pensione, ma a Tortona mancherà, e tanto.

Ci riferiamo ovviamente a Gian Pietro Ferasin, Piero (o Giampy) per gli amici, caposquadra del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Tortona che ieri ha effettuato il suo ultimo giorno di lavoro e da oggi é in pensione.


Come tutti i Vigili del fuoco ha svolto il suo incarico con serietà e senza mai voler essere al centro dell’attenzione, perché i pompieri, si sa, sono così: salvano la vita altrui, mettendo in pericolo la propria e quando cerchi di intervistarli o di dare loro quel giusto riconoscimento che meritano, sono schivi, evitano le cronaca e i clamori, perché la loro missione non é quella di apparire, ma di salvare gente, di risolvere le situazioni di emergenza anche in quelle che sembrano piccole cose, come un nido di calabroni, il gatto sull’albero o aver perso le chiavi di casa, routine per i pompieri, ma gravi situazioni per chi é coinvolto.

Ferasin era sempre in prima linea ed é stato protagonista, in veste di soccorritore, di alcune terribili calamità salite agli onori della cronaca nazionale, come l’alluvione del 1994, il terremoto a L’Aquila nel 2009 e quello di Norcia nel 2016, eppure non ha mai voluto essere citato e ha sempre svolto il suo lavoro in silenzio perché per lui, come tanti di coloro che operano mettendo a rischio la propria vita, conta molto di più salvare quella degli altri.

Un carattere del proprio DNA che difficilmente si riesce a sradicare e anche convincerlo a pubblicare queste poche righe per ringraziarlo a nome di tanti tortonesi per il lavoro che ha svolto, non é stato facile.

Tuttavia sono contento di esserci riuscito, perché credo che i Vigili del Fuoco non abbiano mai i giusti riconoscimenti che meriterebbero e tante persone non hanno minimamente idea dei risvolti di questa difficile professione, mai pagata abbastanza rispetto al rischio che corrono i pompieri, costretti a rimanere sul posto di lavoro anche 24 ore consecutive nei periodi di emergenza.

Gian Piero Ferasin, é andato in pensione il giorno successivo al suo 60esimo compleanno e tra i vari incarichi ricoperti é stato anche Segretario Generale della Federazione Nazionale della Sicurezza CISL Sindacato dei Vigili del Fuoco. Ieri é stato salutato da tutti colleghi del presidio tortonese al suono delle sirene nel cortile della caserma tortonese in via Piemonte.

Com’era accaduto per un altro Vigile del fuoco in pensione nei mesi scorsi un collega, a nome di tutti gli ha dedicato un toccante video che si conclude con queste parole:

Oggi Gian Pietro Ferasin va in pensione, un altro vigile del fuoco nonché caro amico. Ho scritto un altro e sì, perché qualche mese fa un suo caro collega l’aveva preceduto in questo nuovo passaggio della vita. Se penso a Gian Pietro associo “al fare squadra” , non esiste un altro corpo dello Stato che trascorra così tanto tempo insieme e si sa, quando si condividono così tante ore, un modo per gestire “tante teste, tanti piccoli mondi” lo si deve pur trovare.

Ecco Gian Pietro questa peculiarità ce l’ha e l’ha affinata nel tempo. Essere caposquadra è una responsabilità e un’arte, come diceva Freud, sul campo di battaglia il panico esplode quando capo ha un tracollo e Gian Pietro ha sempre condotto fino in fondo i suoi interventi valorizzando e controllando la squadra al meglio anche nei momenti più difficili e inimmaginabili.

Quindi Grazie Gian Pietro, perché sei stato capace tutto ciò ed ora che ti succederà, prenderà il tuo testimone cercando di essere all’altezza dei tuoi insegnamenti.

Che dire di più: che tutti i tuoi desideri rimasti nel cassetto si possano avverare ora che un po’ più di tempo ce l’hai.