Drogarsi fa male, e fa ancora più male se non si paga la droga che si acquista da una gang di albanesi che spacciano cocaina a Tortona. Costoro, quando hanno visto il 32enne tortonese che non cacciava fuori i soldi per la droga che aveva acquistato, lo hanno prima minacciato, poi aggredito, poi gli hanno puntato una pistola in faccia e quando hanno minacciato di violentare sia la mamma che la sorella, uccidendogli pure il cane, lui si é deciso a raccontare tutto ai carabinieri di Tortona che hanno avviato accurate indagini e alla fine, hanno arrestato i colpevoli che stavolta sono finiti in carcere.
L’operazione é stata illustrata questa mattina durante una conferenza stampa che si é svolta presso il Comando provinciale dei Carabinieri di Alessandria ma risale alla mattina del 1° luglio, quando, a conclusione di prolungate e delicate indagini avviate a seguito della denuncia di un giovane tortonese di 32 anni, i Carabinieri della Compagnia di Tortona coordinati dalla Procura della Repubblica di Alessandria, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto – per il reato di estorsione continuata e spaccio di stupefacenti – tre soggetti di nazionalità albanese P.V. cl. ’80, T.A. cl.’86, L.N. cl. ’94 nonché tratto in arresto, in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti ed estorsione, rispettivamente K.A. cl.’79 di origini albanesi e l’italiano A.A. cl. ’84.
L’attività d’indagine trae spunto dalla denuncia presentata nel mese di aprile u.s. da parte di un giovane del luogo il quale riferiva che, a seguito di molteplici acquisti – per uso personale – di stupefacente del tipo cocaina da tre soggetti di origine albanese, non potendone onorare il pagamento era stato vittima di gravi minacce. Gli accertamenti eseguiti dal dipendente Nucleo Operativo e Radiomobile, sia mediante attività tecniche che attraverso pedinamenti e sopralluoghi, permettevano di identificarne gli autori, l’estrema pericolosità (in una circostanza la vittima veniva aggredita) e l’assoluta fermezza nel perseguire il proprio obiettivo criminoso (sfruttando la vulnerabilità della vittima assiduo consumatore di stupefacenti) e ponendo in essere gravi e concrete minacce sia attraverso l’uso di una pistola, che paventando l’abuso della madre e della sorella nonché l’uccisione del proprio cane.
Nel corso dell’esecuzione dei decreti di fermo disposti d’urgenza dalla Procura della Repubblica di Alessandria, a firma del Sost. Proc. Dott.ssa Luisa Iovane e del Procuratore Capo Dott. E. Cieri, nei confronti dei tre soggetti albanesi veniva effettuata altresì perquisizione domiciliare nei confronti di un’altra indagata, sempre di origini albanesi, coinvolta nell’attività di spaccio di stupefacenti, che permetteva di rinvenire, occultati in bagno, sette involucri contenenti complessivamente 65 gr. di cocaina, gr. 0,5 hashish, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento, euro 1.550,00 e 1.000,00 sterline in contanti.
I tre fermati nonché la donna tratta in arresto, venivano associati presso la Casa Circondariale di Alessandria e Vercelli. Nella medesima serata, un altro indagato di origine italiane contattava telefonicamente la vittima obbligandolo, con minacce, a consegnarli la somma di Euro 100,00 a fronte di un altro debito contratto per l’acquisto di cocaina avvenuto mesi orsono. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tortona, all’atto della consegna del denaro, bloccavano immediatamente l’autore, traendolo in arresto e conducendolo al proprio domicilio in attesa dell’udienza di convalida. In data 02 e 03.07.2021, il Tribunale di Alessandria, convalidava i fermi e gli arresti disponendo, per i cittadini stranieri, la custodia cautelare in carcere e per l’italiano la misura del divieto di avvicinamento alla parte offesa in attesa del successivo processo.
In alto foto di repertorio, sotto il materiale sequestrato