Cosa spinge un uomo di 44 anni a comportarsi in modo così poco normale inveendo contro i Carabinieri che lo hanno portato in caserma per accertamenti, sfasciando il monitor del computer e facendosi arrestare per resistenza a Pubblico Ufficiale?

Forse la consapevolezza che non andrà in carcere? O cos’altro? Difficile dare una risposta, ma andiamo con ordine a raccontare cosa é accaduto nei giorni scorsi a Tortona.


Sono le tre di notte e i carabinieri del N.O.R.M. – Aliquota Radiomobile di Tortona, rintracciano un tortonese di 44 anni presso la sua abitazione. Secondo le indagini l’uomo, nella stessa serata, avrebbe danneggiato un’auto parcheggiata nel centro urbano.

i militari conducono il tortonese in caserma per accertamenti e qui, secondo la ricostruzione effettuata dagli stessi militari, scoppia il caos: l’uomo inizia ad insultare e minacciare i Carabinieri, poi, non pago, danneggia il monitor del computer in quel momento utilizzato per la redazione degli atti, scagliandolo a terra.

Immediatamente bloccato, viene tratto in arresto e condotto presso le camere di sicurezza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e, la mattina seguente, condotto in Tribunale ad Alessandria dove il Giudice convalida l’arresto ma lo sottopone solo all’obbligo di firma giornaliero mediante di presentazione alla Polizia Giudiziaria in attesa.

Morale della favola: le leggi italiane ti consentono di insultare Carabinieri, danneggiare la caserma e rimanere libero fino al processo che chissà quando verrà celebrato.