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Maxi controlli contro il sesso e la violenza di genere da parte Carabinieri di Casale


Nel corso dell’ultimo periodo, i Carabinieri della Compagnia di Casale Monferrato hanno proceduto a un’attenta attività di prevenzione, sensibilizzazione e repressione dei reati riguardanti la violenza sulle donne e sui minori. In più casi si è proceduto all’applicazione della legge 69/2019 denominata: Codice rosso o del revenge porn, che garantisce maggiore tutela alle vittime di violenza sessuale, atti persecutori, maltrattamenti, diffusione non autorizzata di immagini sessualmente compromettenti e deformazioni dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso.

Con questa legge, a seguito di denuncia, la polizia giudiziaria deve attivarsi immediatamente, con l’obbiettivo specifico di garantire l’immediata instaurazione del procedimento e di eventuali provvedimenti protettivi o di non avvicinamento alla vittima del reato. In più occasioni, a seguito della segnalazione all’Autorità Giudiziaria, i Carabinieri hanno attuato le severe norme previste dal Codice rosso e, con l’aiuto delle varie Associazioni presenti sul territorio, hanno garantito protezione e sostegno alle vittime.


In particolare, a Casale Monferrato, i Carabinieri hanno attuato una stretta collaborazione con l’Associazione Soroptimist. All’interno della Caserma, infatti, è presente una stanza idonea a gestire con il metodo investigativo più adeguato questi particolari reati. I Carabinieri della Compagnia di Casale Monferrato, a conclusione degli accertamenti scaturiti da una querela sporta dalla vittima di minacce e maltrattamenti in famiglia, hanno denunciato un 45enne senza fissa dimora e con precedenti di polizia. L’uomo, marito della querelante, nel corso dei numerosi anni di matrimonio, si sarebbe reso responsabile di una serie di maltrattamenti nei confronti della moglie, con minacce di morte, provocandole in più occasioni lesioni mediante il lancio di oggetti, il tutto alla presenza dei figli minorenni. I Carabinieri, dopo avere riferito all’Autorità Giudiziaria, applicavano la misura dell’allontanamento dalla casa familiare del violento marito

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