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Iniziati i lavori nelle scuole a Castelnuovo Scrivia con tre cantieri finanziati interamente dal ministero


A Castelnuovo Scrivia hanno preso il via i lavori previsti dal piano delle opere pubbliche e finanziati dal Ministero della Pubblica Istruzione presso i due edifici scolastici: alla scuola materna gli operai della ditta Bianchi di Novi Ligure sono già attivi da tre mesi, alle medie dove opera l’impresa Traversone di Genova dopo il termine degli esami di Stato e alla palestra delle elementari dove invece ha l’incarico la Gianorio Costruzioni dalla Puglia.

Ciò comporta, soprattutto per il complesso dei Gesuiti che ospita infanzia e primaria una modifica della viabilità sulla via Roma dove da martedì scorso è possibile percorrerla a senso unico solo in direzione centro mentre è vietata la svolta da via Cavour. Così pure l’attigua via Flavio Torti è chiusa ed è possibile accedere al tratto solo ai residenti, alle imprese che lavorano all’interno delle scuole e al corriere dell’ufficio postale. Ciò per almeno venti giorni sino al termine dell’abbattimento e della messa in sicurezza.


Sono quasi quattro milioni di euro a fondo perduto che arrivano direttamente dal Ministero dell’Istruzione, università e ricerca al Comune di Castelnuovo. Nel 2015 il Comune partecipò a un bando per il finanziamento delle indagini strutturali previsto dalla legge “La Buona Scuola”, al fine di garantire la sicurezza degli edifici scolastici e di prevenire eventi di crollo dei relativi solai e controsoffitti. Fu  autorizzato quindi un contributo per finanziare le indagini diagnostiche sugli edifici scolastici rivolte alla prevenzione antisismica.

I contributi sono così suddivisi: 1 milione e 300 mila euro all’Istituto Baxilio dove verrà abbattuta e ricostruita l’intera ala riguardante segreteria, presidenza e varie aule e 2 milioni di euro per il complesso gesuitico che ospita la scuola dell’Infanzia e la Primaria. Il lotto interessato dai lavori alla media Baxilio, ultimo ad essere costruito negli anni settanta, si è rivelato agli strumenti antisismici estremamente vulnerabile tant’è che da circa sei anni non era praticabile ai piani superiori per ordine degli ingegneri. Una  malta cementizia povera, ricca di sabbia con del ferro per le armature di scarsissima qualità.

Al contrario, il Collegio dei Gesuiti costruito e realizzato nel 1600 ha una resistenza alle prove superiore allo standard richiesto. Tuttavia, negli anni cinquanta con alcuni lavori fatti secondo le abitudine del tempo rovinarono il capolavoro architettonico realizzato trecento anni prima: vennero tagliate le catene tra le volte e posate grosse travi in cemento armato che aggravarono nel corso degli anni la tenuta statica. Sono già state abbattuti i controsoffitti e rinforzate le volte manomesse in quegli anni e abbattuto il collegamento con l’attigua palestra. Ecco quindi la necessità dell’intervento di consolidamento statico. La progettazione esecutiva, è stata realizzata dallo Studio Simete di Torino per il complesso gesuitico “Bandello Guerra” e, per quanto riguarda le medie, dallo Studio Cairo Voarino di Savona. Tra i contributi ricevuti dal Comune anche 500 mila euro per la palestra della scuola Bandello: un cubo di cemento armato realizzato dai soliti tecnici che rovinarono l’ala del meraviglioso complesso gesuitico. Presenta infatti lacune sismiche che non possono essere colmate attraverso una ristrutturazione che sarebbe più costosa dell’abbattimento. Per questo motivo sarà ricostruita e il progetto è stato realizzato dallo studio Novi  con l’approvazione della Soprintendenza e del Coni.

E’ in corso, contemporaneamente ai lavori, sugli altri due lotti della scuola media la campagna di sondaggi per realizzare il progetto strutturale esecutivo per il quale il comune ha ottenuto un ulteriore contributo a fondo perduto dal Miur.

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