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Il vescovo di Alessandria e i giovani pellegrini lungo il fiume, fino a Venezia


La prima tappa è stata percorsa: oggi, martedì 20 luglio, è il momento di pagaiare verso Ponte della Becca, nella Diocesi di Pavia. Il Cammino di San Marco 2021 è iniziato: 458 km totali, 15 pellegrini (rigorosamente covid tested), guidati da un Vescovo della Chiesa cattolica, lungo i tredici giorni di navigazione in canoa da Alessandria a Venezia che sarà possibile vivere insieme ai pellegrini anche attraverso le pagine ufficiali di Instagram e Facebook. Questa esperienza è nata dall’intuizione di monsignor Guido Gallese, vescovo della Diocesi di Alessandria e riprende il filo iniziato nel 2019 ed interrotto a causa della pandemia mondiale. Il pellegrinaggio è partito il 19 luglio dal Santuario della Madonna della Salve di Alessandria, per concludersi sabato 31 con l’arrivo alla tomba di San Marco. 

Come è andata la prima giornata?


«Siamo partiti da Rivarone molto presto e l’arrivo a Balossa Bigli è stato bellissimo: i parrocchiani ci aspettavano all’attracco e ci hanno riservato un’accoglienza affettuosa, con anche dell’acqua fresca! I muscoli al primo giorno hanno patito un po’ ma oggi sono già più allenati e la corrente ci sta aiutando a faticare meno. Vedo tutti i pellegrini sono contenti e partecipi».

Eccellenza, perché ha pensato e proposto questo Cammino?

«Lo abbiamo pensato e proposto perché sentivamo il bisogno di realizzare qualcosa sul territorio italiano che offrisse alcune opportunità in base a quello che abbiamo sperimentato sui parecchi cammini che abbiamo fatto. Volevamo offrire un cammino nella natura, in un percorso poco antropizzato e non proibitivo, a cui potessero partecipare tutti (quando nel percorso si propone ai partecipanti di scalare delle vette, inizia a diventare troppo selettivo). Si può percorrere in tre modi: a piedi, sul fiume o in bici (passando per la ciclabile VenTo) , pagaiando sul Po e sul Tanaro».

Perché quest’anno la scelta è stata  di fare tutto il tragitto sul fiume?  

«Oltre a non essere troppo selettivo, il percorso sul fiume è qualcosa di originale, inconsueto e molto bello: permette di godere delle bellezze del territorio da una prospettiva insolita, è una forma di turismo lento.».

Come mai dopo questo anno di Covid ha deciso di riprendere in mano questo progetto? 

«La pandemia mondiale ci ha fatto rientrare in noi stessi: ora è bene uscire e mettersi in pellegrinaggio. E’ il momento di sperimentare una forma diversa di introspezione, partendo per un cammino che ci porterà alla tomba di San Marco, nel quale ci si nutrirà della parola scritta proprio da questo evangelista, si pagaierà sulle acque e ci sarà la possibilità di rigenerare lo sguardo e lo spirito immersi nelle bellezze della natura. È una grazia poterlo fare».

Le tappe del Cammino di San Marco 2021

«Il cammino ci porta a toccare diverse regioni: il Piemonte, la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto» spiega Carlotta Testa, responsabile della Pastorale giovanile e vocazionale della Diocesi di Alessandria. «Da Balossa – Bigli, nella Diocesi di Vigevano, percorreremo diverse altre diocesi che si spalmano su altre regioni. Toccheremo la diocesi di Pavia, di Lodi, passeremo per Piacenza – Bobbio, Fidenza, attraverseremo le diocesi di Cremona, Mantova, Adria – Rovigo, Chioggia e arriveremo alla tappa finale, l’arcidiocesi di Venezia».

Rispetto alla prima edizione del Cammino di San Marco ci sono delle differenze?

«La differenza principale rispetto all’edizione del 2019 è il fatto che percorreremo tutto il nostro “Cammino” in canoa. Nella prima edizione avevamo fatto una sezione sul fiume Po, in navigazione sulle canoe, e una seconda parte a piedi. Quest’anno invece partiamo da Alessandria in canoa e arriveremo con questo mezzo fino a Chioggia. Dopodiché faremo l’ultima tappa a piedi e poi con il battello fino alla laguna di Venezia».

Foto a cura di Giorgio Ferrazzi – La Voce alessandrina.

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