Nel primo semestre del 2021, la Polizia Ferroviaria della Liguria ha intensificato i controlli in tutte le stazioni della Regione e sui convogli ferroviari.
Pur registrandosi un calo dei flussi dei viaggiatori su tutta la rete ligure, correlato allo stato pandemico, le persone controllate in tutto il periodo sono state circa 56 mila, a fronte di 6152 pattuglie messe in campo. Tra queste, circa il 30% è risultato gravato da precedenti di Polizia.
L’incremento dei controlli ha portato anche ad un aumento delle denunce, degli arresti ed in particolare al rintraccio di persone ricercate per misure cautelari o per condanne definitive di pena: su un totale di 23 arresti eseguiti, circa la metà sono soggetti trattenuti per provvedimenti di cattura.
Le persone denunciate a piede libero sono state 262, in prevalenza per delitti contro il patrimonio, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, per reati in materia di immigrazione clandestina e per porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere. Per queste ultime, sono diverse le armi poste sotto sequestro, soprattutto strumenti da punta e da taglio coltelli e pugnali, ma anche altri oggetti la cui destinazione naturale è l’offesa della persona come spranghe, noccoliere, tirapugni, ed in una circostanza, un notevole quantitativo di munizioni da sparo.
Particolare attenzione è stata rivolta, in stretta collaborazione con Trenitalia, al fenomeno delle aggressioni ai capitreno, scaturite quasi sempre da irregolarità di viaggio dei passeggeri. Nel primo semestre dell’anno, a fronte di 21 episodi denunciati dal personale di bordo, tra cui 2 con lesioni, sono stati individuati, grazie ai sistemi di videosorveglianza e alle testimonianze dei viaggiatori, i responsabili in 18 occasioni (pari all’86% dei casi), compresi i due autori degli eventi con lesioni.
Altro fenomeno particolarmente monitorato è il rintraccio dei minori che si allontanano dai Centri di accoglienza minorili, recandosi, come primo approdo, proprio nelle stazioni ferroviarie. In tutto sono stati 48 i ragazzi riaffidati, di concerto con l’Autorità Giudiziaria, alle varie strutture dedicate sul territorio ligure. Accanto ai minori, nelle stazioni si verifica spesso il ritrovamento anche di persone anziane, il più delle volte in stato confusionale o affette da demenza senile, che sono sfuggite al controllo dei propri famigliari.
Di non secondaria importanza, inoltre, è l’attività svolta dalla Polfer per prevenire situazioni di pericolo per gli utenti delle stazioni. Sono state al riguardo rilevate 62 infrazioni al regolamento ferroviario, in larga parte dovute alla violazione del divieto di attraversamento dei binari, che è causa frequente di gravi incidenti.
In questo quadro complessivo, la Polizia ferroviaria di Ventimiglia, impegnata quotidianamente al confine con la Francia, ha contribuito efficacemente, svolgendo un intenso lavoro con il fine di garantire la sicurezza di chi sceglie il treno per viaggiare, per lavoro, come mezzo di spostamento.
È di 40 indagati, 5 arrestati e 3.052 persone controllate il bilancio dell’attività svolta dalla Polizia ferroviaria di Ventimiglia nel primo semestre. Sono inoltre state contestate 12 violazioni amministrative, di cui 2 contravvenzioni relative alla violazione del Codice della strada ed 1 del regolamento ferroviario, 3 per ubriachezza e 7 per violazione della misure relative al covid-19. Le riammissioni attive degli stranieri in Francia ammontano a 58.