Dopo l’intervento del Capo dello Stato Sergio Mattarella, chiesto da una tortonese che si sentiva discriminata, in sole due settimane la Regione Piemonte ha sollecitato chiarimenti dalla ASL di Alessandria e questa ha risposto, argomentando sui fatti relativi alle assunzioni effettuate dall’Ente senza aver espletato il previsto concorso per l’ingresso in servizio di diverse figure di Operatore Socio Sanitario. Una vicenda che abbiamo portato alla luce in QUESTO ARTICOLO,
Nella replica dell’ASL , protocollata al Registro Ufficiale.U.0112723.20-07-2021, la ASL AL riconosce i criteri impiegati per le assunzioni; come scritto nero su bianco nella risposta “si è ritenuto di procedere all’assunzione a tempo determinato di mesi 6 eventualmente prorogabili, di Operatori Socio Sanitari che avessero presentato regolare domanda al concorso,. individuando quali criteri di scelta la residenza nella Provincia di Alessandria in cui ha sede l’ASL AL, considerata la normativa in essere al momento in materia di allontanamento dalla propria residenza, e l’età anagrafica, ordinando quindi i candidati dal più giovane, in analogia a quanto previsto dalla normativa vigente in caso di parità fra concorrenti”.
Il tutto avveniva con il bene placito delle sigle sindacali, come ulteriormente specificato dalal ASL AL: “Con deliberazione n. 32 del 15.01.2021, in applicazione di accordi presi con le OO.SS, firmatarie del C.C.N.L. e RSU del Comparto in data 11.01.2021, si è disposto “di rideterminare in trentasei mesi la durata dei contratti a tempo determinato” e “di rinviare nuova proposta di assunzione a quanti, già contattati, non si” erano resi disponibili (all’assunzione a tempo determinato per la durata di mesi 6) ”
Quindi, l’esclusione dalla chiamata è meramente riconducibile alla età anagrafica, in quanto la residenza della candidata esclusa dalle chiamate era, e rimane, a Tortona, mentre i più giovani, che avevano già rifiutato la prima chiamata, sono stati ricontattati.
Eppure, come evidenziato dalla OSS ricorrente, tutti gli iscritti al concorso erano stati chiamati, paretitacemente, ad effettuare il versamento della tassa di iscrizione, indipendentemente dalla età anagrafica. La mancata chiamata, dunque, rappresenta una arbitraria forma di discriminazione, effettivamente applicata nei confronti dei 50enni.
L’ASL Alessandria, comunque, fa ammenda e si impegna ad applicare le idonee azioni correttive al proprio operato. Nella replica, infatti, comunica che “Si ritiene, comunque, opportuno comunicare che è in corso di predisposizione un provvedimento di riapertura dei termini per la presentazione delle domande al concorso di cui trattasi e che i candidati già iscritti avranno la facoltà, se lo riterranno opportuno, di integrare la domanda già prodotta. L’Azienda he infatti intenzione di espletare appena possibile, nel rispetto della normativa in materia, il concorso per Operatori Socio Sanitari.”
L’agguerrita OSS tortonese ha chiesto nel frattempo il parere di un legale giuslavorista; questi, una volta esaminata la documentazione prodotta e la risposta dell’ente, ha espresso soddisfazione per le azioni intraprese autonomamente dalla sua assistita: “Mi pare un risultato clamoroso dice il legale – anche perché dalla ASL hanno riconosciuto di avere sbagliato e fanno proprio riferimento ai rilievi mossi. Devo dire che, al netto della capacità della Signora di avere individuato ed aver evidenziato in modo molto chiaro, i punti critici della “svista”, la risposta dell’ASL mi conforta in merito alla capacità dello Stato di tornare sui suoi passi.”