La Milanesiana (www.lamilanesiana.eu) è un progetto ideato e artisticamente diretto da Elisabetta Sgarbi che – giunto quest’anno alla sua ventiduesima edizione – non ha certamente bisogno di particolari sottolineature tanto è il successo da sempre riscontrato da questa formidabile rassegna culturale articolata su e giù per la Penisola, in tante Città italiane, con proposte di qualità e un entusiasmo sempre rinnovati, felice di sorprendere e di sorprendersi tra Letteratura, Musica, Cinema, Scienza, Arte, Filosofia, Teatro, Diritto, Economia e Sport.
Ciò che tuttavia merita di essere richiamata è la declinazione veramente speciale e di altissimo livello pensata per la puntata de La Milanesiana nella Città di Alessandria, in programma (ad ingresso libero e gratuito, nel rispetto delle vigenti norme anti-pandemiche, fino ad esaurimento dei posti) la sera del prossimo 13 luglio alle ore 21 in piazza Giovanni XXIII.
In un dialogo stretto avviato negli scorsi mesi tra Elisabetta Sgarbi, il Sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, e l’Assessore alle Manifestazioni ed Eventi Cherima Fteita, si è focalizzata infatti l’attenzione su due particolari elementi, rappresentativi di aspetti molto connessi alle bellezze, alle potenzialità, al potere attrattivo e all’importanza di questa Città: sia per la sua storia passata, sia per la sua capacità di guardare e aprirsi al futuro.
Di che si tratta?
Da un lato, la figura di San Francesco d’Assisi (che, tra l’altro, passò effettivamente da Alessandria attorno al 1213) e che – grazie alla maestria divulgativa di Vittorio Sgarbi – sarà analizzato con una Lectio dal titolo “San Francesco nell’Arte”. Una scelta per nulla casuale, perché pensata per esaltare ciò che massimamente collega questa Città al Santo Frate: il Complesso Monumentale della (ex) chiesa di San Francesco, realizzata dagli alessandrini proprio per onorare questo suo passaggio e il grande movimento ecclesiale, religioso e culturale dei Francescani.
I lavori per realizzare la chiesa e l’annesso convento – uno degli esempi più significativi dell’architettura tardo-gotica italiana – si svolsero tra il XII e XIV secolo. Nel 1802, con la soppressione degli ordini religiosi voluta da Napoleone, il complesso di San Francesco fu destinato a Caserma di Cavalleria e, in particolare, la chiesa fu divisa in due piani mentre l’antico convento divenne sede dei Dragoni del Re. Nel 1833, il convento stesso fu trasformato da Carlo Alberto in Ospedale Militare e mantenne tale destinazione fino al 1989.
Oggi l’intero complesso, di proprietà comunale, è oggetto di una grandiosa riqualificazione (finanziata con fondi regionali ed europei nell’ambito del POR FESR 2014-2020 con il progetto “Alessandria Torna al Centro. Polo logistico-culturale di area vasta”) e prevede il restauro conservativo e la rifunzionalizzazione a museo della Chiesa. L’edificio nel suo complesso ha infatti una superficie planimetrica di circa mq 3.500 e il costo complessivo del progetto, già finanziato, ammonta ad 7,8 milioni di euro.
L’obiettivo che sta a cuore all’Amministrazione Comunale è quello di trasformare il complesso monumentale in un museo che ospiti le collezioni storico-artistiche e archeologiche della Città e sia dotata di impianti tecnologicamente all’avanguardia e di allestimenti multimediali, ospitando altresì importanti attività culturali e di incentivazione turistica.
Il tema di questa ventiduesima edizione de La Milanesiana, come quello degli ultimi anni, è stato scelto da Claudio Magris e quest’anno ha come titolo “Il Progresso”. In coerenza a questa ispirazione tematica si colloca la seconda peculiarità della serata alessandrina del 13 luglio, organizzata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Alessandria e che si avvale del sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Gruppo Amag e Fondazione Slala, del Ministero della Cultura, della Regione Piemonte e di Piemonte dal Vivo.
Guardare al progresso, accogliere la bellezza di un approccio che sa vedere oltre, sa cogliere le anticipazioni del futuro, i suoi linguaggi e li sa cavalcare e armonizzare in una storia (di comunità) in cui arte, relazione, cultura, competenze e ruoli continuamente dialogano per vivificare il presente… Tutto questo è alla base della scelta di ospitare per un contributo di raffinata eleganza musicale il maestro Edgardo (Dado) Moroni, jazzista di fama internazionale e titolare dal 2017 della cattedra di pianoforte jazz al Conservatorio Vivaldi di Alessandria oltre che all’Haute Ecole de Musique di Losanna e docente in molte altre Masterclasses in tutto il mondo.
La proposta del maestro Moroni – che sapientemente si inserisce nel programma complessivo della serata alessandrina nel quale è previsto anche il coinvolgimento di una giovanissima eccellente violinista, pure interprete di una fiction televisiva di enorme successo quale Hildegard De Stefano – trova ragione non solo per la sua personale bravura interpretativa, ma anche per il suo essere docente del Conservatorio di Musica “Antonio Vivaldi” della Città.
Un’istituzione di grande rilievo e di indubbia eccellenza, che attira molti studenti dall’Italia e da diversi Paesi esteri e che ha trovato nell’Amministrazione Comunale di questi anni un interlocutore attento a sostenere e valorizzare sempre di più questa sua presenza, così didatticamente e artisticamente performante nei diversi linguaggi della musica: da quella antica e barocca a quella classica, contemporanea, jazz e non solo…
Dado Moroni proporrà una performance dal titolo “Dado Moroni Piano Solo and Talks”: una specie di storia del Jazz attraverso gli occhi di un bambino (Moroni stesso) che se ne innamorò. Non è uno spettacolo autoreferenziale ma la descrizione di come un bimbo, negli anni ‘60 e che guardava pure Carosello, viene però catturato dai suoni dei dischi dei suoi genitori e attraverso gli standards dei grandi del Jazz racconta il suo viaggio musicale fino ai giorni nostri. Partendo da Armstrong e da Fats Waller, passando da Ellington, Parker, Peterson fino ad arrivare a Evans, Coltrane etc.
Se la Milanesiana dello scorso anno si era svolta nella parentesi di tempo in cui la pandemia da Covid-19 aveva allentato la sua presa e aveva concesso qualche ora, giorno, settimana di libertà, l’edizione 2021 – la seconda nella lunga e dolorosa stagione pandemica – continua a coltivare le virtù del coraggio, della speranza, della fiducia (tutti temi affrontati nelle scorse edizioni) e anche qualche sana illusione.
La rassegna, iniziata lo scorso 13 giugno, terminerà il prossimo 9 agosto e questa estate toccherà una ventina di città italiane e dove saranno allestite nove mostre e tante altre iniziative come è nella tradizione de La Milanesiana.
«La Milanesiana torna ad Alessandria – commenta l’ideatrice e direttore artistico de La Milanesiana, Elisabetta Sgarbi – e questa tappa nel nostro viaggio, un viaggio molto lungo, è diventato un momento irrinunciabile della vita di questa rassegna. La Milanesiana quest’anno tocca venticinque città e non poteva proprio mancare Alessandria, con cui si è instaurato un ottimo rapporto e un connubio che è stato sigillato materialmente con il monumento catodico ad Umberto Eco realizzato da Marco Lodola, presentato e inaugurato proprio durante La Milanesiana del 2019. Anche quest’anno il nostro programma dialoga con la vita della Città. Infatti Vittorio Sgarbi terrà una Lectio su “San Francesco nell’Arte” in occasione del restauro della Chiesa omonima. Avremo il prologo musicale di Hildegard De Stefano, eccellente violinista, protagonista della serie televisiva, vista da milioni di italiani, La “Compagnia del cigno”, scritta e diretta da Ivan Cotroneo.
Ma, proprio nella direzione di un più stretto dialogo con la città, ospiteremo un intervento musicale del maestro Edgardo (Dado) Moroni, docente di Pianoforte Jazz del Conservatorio “Vivaldi” di Alessandria. Il rapporto tra Alessandria e la Milanesiana si fa sempre più intenso e ricco».
«Alessandria è pronta a vivere un’esperienza di grande impatto e suggestione emotiva con la puntata de La Milanesiana 2021 dedicata alla nostra Città – dichiara il Sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco –. La sera del 13 luglio, nella piazza della Cattedrale e a pochi passi dall’ex Complesso di San Francesco, sarà proprio la Lectio del grande Vittorio Sgarbi su “San Francesco nell’arte” ad illuminarci e aiutarci a comprendere la bellezza di sentirci sempre di più una Città di cultura e per la cultura. Mentre ringrazio per la sensibilità l’ideatrice e direttore artistico della prestigiosa Rassegna per questo felice legame confermato con Alessandria, non posso non sottolineare come la scelta del tema francescano si colleghi e intenda sancire una parte rilevante del lavoro svolto a favore dell’avvio del restauro del Complesso Monumentale su cui personalmente e come Amministrazione Comunale abbiamo e stiamo convintamente lavorando. A fianco di questo elemento e nell’ambito della qualificata offerta musicale in programma, vorrei inoltre sottolineare come la performance del maestro Moroni vada letta non solo per la sua importanza concertistica, ma anche per il messaggio di sostegno e piena sintonia con il Conservatorio di Musica Vivaldi: vera eccellenza artistica e culturale di Alessandria».
«Torna, attesissima dall’Amministrazione Comunale, La Milanesiana di Elisabetta Sgarbi, appuntamento di grande qualità, intensità e creatività, che va ancora una volta ad impreziosire l’offerta culturale estiva alessandrina – sottolinea l’Assessore alle Manifestazioni ed Eventi, Cherima Fteita –. Intercettando il pubblico amante del bello a tutto tondo, dalla cornice splendida della piazza Giovanni XXIII, alla musica di qualità con ospiti eccelsi (la milanese Hildegard De Stefano e il genovese Dado Moroni) e naturalmente alla lectio di Vittorio Sgarbi che notoriamente, con suggestione, va ad arricchire ogni opera di conoscenza, ogni progetto di valore, ogni tesi che si intenda sostenere in materia di arte. Nel mosaico degli appuntamenti di luglio, primo importantissimo tassello che non può che inorgoglire la nostra Città e la nostra ricerca di fruizione del bello».