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Il Piemonte adotta nuove misure per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo


Con la Delibera della Giunta Regionale n. 9-2916, la Regione Piemonte ha adottato disposizioni straordinarie in materia di qualità dell’aria e ha esteso l’applicazione del “semaforo antismog” ai Comuni del Piemonte con popolazione superiore ai 10.000 abitanti.

«La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha confermato che tra il 2008 e il 2017 il nostro Paese ha violato in maniera sistematica e continuativa i valori limite UE sulle concentrazioni di PM10 nell’aria, ed ora – spiega l’assessore all’Ambiente, Gianni Rolando –, si tratta di una brutta eredità del passato, e queste misure servono per voltare pagina da quella fallimentare gestione regionale e nazionale. Le restrizioni della Regione Piemonte penalizzeranno anche Acqui Terme, che in realtà dai monitoraggi dell’Arpa non ha riportato particolari problemi. I dati ci hanno sempre confortati, riscontrando scarse criticità in città. Pur comprendendo i disagi che causeranno queste nuove limitazioni regionali, la qualità dell’aria è un tema sensibile e prioritario».


Le nuove disposizioni riguardano mobilità, riscaldamenti e agricoltura, ovvero tutti i campi maggiormente responsabili delle elevate concentrazioni di polveri sottili (PM10) e sui quali è necessario agire per rientrare nei limiti stabiliti dalla normativa nazionale e comunitaria vigente e per i quali è prevista l’attuazione di azioni fondamentali con scenari a breve, medio e lungo termine.

Le azioni delle nuove disposizioni regionali stabiliscono inoltre:

Per ottemperare a quanto previsto dalle azioni a breve termine definite, il Comune di Acqui Terme ha emesso un’ordinanza sindacale sulle misure strutturali e temporanee per il miglioramento della qualità dell’aria.

Le principali novità introdotte da questa nuova ordinanza, come limitazioni strutturali ed emergenziali (all’accensione dei livelli di allerta previsti), riguardano:

Comparto traffico

Comparto riscaldamento

Comparto agricoltura

Cambia sensibilmente il “semaforo antismog”, nel quale sono previsti due soli livelli di allerta, l’Arancione e il Rosso, che vengono attivati non più sul conteggio dei giorni di superamento registrati, ma su una valutazione preventiva effettuata da ARPA grazie all’utilizzo di un sistema di calcolo modellistico.

Il semaforo si accende di: – Arancione, quando il modello prevede per tre giorni consecutivi (il giorno di controllo e i due successivi) il manifestarsi di valori di concentrazioni di PM10 superiori a 50 µg/m3; – Rosso, quando il modello prevede per tre giorni consecutivi (il giorno di controllo e i due successivi) il manifestarsi di valori di concentrazioni di PM10 superiori a 75 µg/m3.

Il livello di allerta del “semaforo antismog” è consultabile dalla homepage dei siti di Regione Piemonte e ARPA.

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