Sono stati celebrati ieri, alle ore 10.30, nella chiesa parrocchiale di Spinetta Marengo, i funerali di Andrea Colaianni, il quarantacinquenne di Alessandria rimasto vittima il 19 maggio scorso, alle 17.40, sulla Strada Provinciale 82 Alessandria-Sale, all’altezza del civico 19, nel comune di Alluvioni Piovera, di un incidente assurdo: l’incolpevole vittima, che viaggiava come passeggero su di una Honda 150 condotta dal concittadino e quasi coetaneo di 47 anni, è stato colpito in pieno volto da un pesante cavo della rete telefonica tranciato dall’autoarticolato Volvo FH 16 che precedeva la moto, guidato da un uomo di 44 anni, di San Paolo d’Argon (Bergamo) e di proprietà di una ditta di Brescia.

“Una dinamica pazzesca- dice una nota stampa dello Studio 3A.net che si occupa della vicenda – che per certi versi richiama la tragedia sulla funivia del Montirone che ha colpito sempre il Piemonte. In seguito all’urto la motocicletta è poi finita fuori strada: l’uomo che guidava la Honda se l’è miracolosamente cavata con fratture, per il trasportato invece, purtroppo, non c’è stato nulla da fare, è deceduto praticamente sul colpo.”


“Il Pubblico Ministero della Procura di Alessandria titolare del procedimento penale – aggiunge la nota – subito aperto dopo il drammatico sinistro, non ha neppure ritenuto di disporre l’autopsia sulla salma del quarantacinquenne, essendo emerso chiaramente già dall’esame esterno che il decesso è stato determinato in via esclusiva dall’incidente, con particolare riferimento proprio alla profonda e fatale lesione al capo prodotta da quel “maledetto” cavo. Il Sostituto Procuratore per ora non ha iscritto alcun nome nel registro degli indagati del fascicolo, che risulta contro ignoti, in attesa di ricevere tutti i riscontri dal consulente tecnico cinematico che ha nominato ad hoc per chiarire le esatte cause del sinistro, e che in particolare dovrà accertare se il mezzo pesante osservasse l’altezza massima prevista, pari a 4,30 metri, e se quel cavo fosse regolare o se non abbia avuto un qualche cedimento finendo per “penzolare” in mezzo alla carreggiata.”

“I familiari di Colaianni, che non sanno capacitarsi del tragico evento – conclude la nota dello studio 3A che ci ha inviato anche l’ immagine che pubblichiamo – chiedono che sia fatta quanto prima piena luce sulle responsabilità.”

Per questo i fratelli della vittima, attraverso il consulente legale dott. Giancarlo Bertolone, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che, tra le altre cose, si è subito interfacciato con la Procura per verificare lo stato delle indagini e che metterà a disposizione anche un proprio consulente tecnico nel caso in cui il Pm, una volta stabilito se il sinistro sia da ascrivere al mezzo pesante o all’infrastruttura telefonica, o ad entrambi, decida di procedere con una consulenza tecnica aperta anche alle parti.

Mercoledì 26 maggio, intanto, la dott.ssa Iovane la rilasciato il nulla osta per i funerali, che quindi i congiunti hanno potuto fissare per martedì primo giugno.

Colaianni era conosciuto e ben voluto da tutti in città, dove aveva coltivato e sviluppato un’ampia cerchia di amicizie e di conoscenze e dove ha anche gestito per alcuni anni un’attività di rivendita di pneumatici. “Una persona solare, piacevole con gli amici e sempre disponibile” lo ricorda commosso il fratello maggiore.

Andrea Colaianni lascia i due figli Lorenzo e Nicholas, la mamma Maria, i fratelli Liborio Massimo, Ignazio e Aldo e la sorella Giovanna.