Dal 28 giugno l’iniziativa di vaccinare gli over 60 senza prenotazione verrà adottata in tutto il territorio regionale. Marnati: “Credo che questa iniziativa sia la strada giusta per incentivare gli over 60 a vaccinarsi”. Icardi: “Il successo del modello novarese premia l’immunizzazione dei soggetti che corrono maggiori rischi in caso di contagio”
Prima giornata, oggi, di somministrazione del vaccino agli over 60 senza prenotazione e “senza fila”. E l’iniziativa, chiamata Prority Vax, partita in via sperimentale da Novara, prima città in Piemonte, che ha incontrato il favore di quanti per vari motivi non si sono ancora vaccinati, ora fa scuola e diventa un modello da replicare su tutta la regione.
Sono state una quarantina le persone che, residenti a Novara e provincia, questa mattina si sono presentate, dalle 8.30 alle 13 all’hub vaccinale del salone Borsa e che, senza prenotazione, hanno ricevuto una dose di vaccino Johnson&Johnson. E mentre a Novara il “Priority Vax” proseguirà, con il medesimo orario, fino a domenica 27 giugno compresa, da lunedì 28 il “modello novarese” verrà adottato in tutta la regione Piemonte.
“Questa iniziativa ha avuto un buon successo – afferma l’assessore regionale alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati – e credo sia la strada giusta per agevolare e incentivare gli over 60 a vaccinarsi con una dose di Johnson senza aspettare lunghe file”
“Il successo del modello novarese – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – premia l’immunizzazione dei soggetti che statisticamente corrono i maggiori rischi in caso di contagio. È molto importante che le persone con più di 60 anni colgano al più presto questa possibilità, contribuendo ad accelerare il percorso verso l’immunità di gregge»
“Un ringraziamento al direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica, Edoardo Moia, e a tutti gli operatori – commenta Angelo Penna, direttore generale dell’Asl No – che hanno adeguato in poche ore l’organizzazione per rispondere ad un obiettivo importante di tutela della salute di soggetti che, in caso di contagio, sono esposti a maggiori rischi”.