E’ proprio vero che fare il giornalista con gli attributi é sempre più difficile in questa Società dove l’Informazione é diventa un caos perché tutti scrivono, tutti pigiano sui tasti dello smartphone, sempre pronti a criticare sui Social senza ragione e, peggio ancora, tutti si improvvisano giornalisti. Così, chi lo fa da tanti anni come chi sta scrivendo, viene quasi virtualmente lapidato se é onesto, fornisce informazioni corrette e soprattutto scrive la verità.
Quella verità che molta gente non vuole vedere, basandosi solo sulle proprie esperienze personali che possono rappresentare l’eccezione e non la regola. Persone che non guardano alla professionalità del VERO Giornalista, lo insultano e lo criticano, manco fosse l’ultimo arrivato e non una persona con alle spalle oltre 40 anni di esperienza.
Ci riferiamo a QUESTO ARTICOLO sul Centro vaccinale di Tortona, che abbiamo pubblicato ieri e che ha sollevato una marea di insulti da parte di alcuni lettori. Persone che, con una presunzione che non ha eguali, hanno invitato il sottoscritto ad informarsi prima di scrivere, perché le cose a loro dire non stavano affatto come abbiamo scritto, ignorando non solo la professionalità di chi scrive ma insultandone palesemente la correttezza e l’onestà intellettuale.
Per fortuna non tutte le persone sono uguali ed infatti, stamattina, abbiamo ricevuto la testimonianza di un lettore che nella giornata di ieri si è recato al Centro Vaccinale di Tortona e ci ha dato ragione, nel senso che per l’utente non é cambiato nulla.
Eccola di seguito:
Egregio Direttore, buona domenica
Vorrei raccontare la mia esperienza al centro vaccinale di Tortona (ieri pomeriggio ho ricevuto la prima dose di Moderna).
Rispetto a quando ho accompagnato la mia mamma a marzo non ho percepito alcuna differenza a livello organizzativo, ti ricevono all’ingresso, triage viene fatto fare dal cittadino, poi ti metti in fila e un operatore (medico?) ti fa firmare.
Ti metti in fila (ordinata) nella prima sala e poi a blocchi di 4 entri a farti vaccinare.
Dopodiché ti siedi e aspetti il certificato con appuntamento per la seconda dose.
A livello tecnico non ho trovato differenze. Certo trovare un medico di Tortona ti può far piacere a livello emotivo (sicuramente agli anziani di più!) e darebbe un po’ di tranquillità in più.
Certamente infastidisce il fatto che questa decisione sia stata presa da ASL solo per Tortona (che tanto ha fatto con Covid Hospital) mentre a Novi tutto continua come prima.
Sul discorso della retribuzione ai medici non metto bocca perché non conosco i costi della attuale organizzazione, ma se davvero costasse meno (e mi ripeto), perché solo a Tortona? Unica piccola differenza é stata l’anamnesi pre vaccino che viene fatta molto all’acqua di rose.
Un caro saluto
Non abbiamo riportato il nome di chi ci ha scritto l’email per la legge sulla privacy, ma come tutte le lettere che pubblichiamo questa é vera. Le lettere che decidiamo di pubblicare, infatti, sono tutte email o messaggi che vengono custoditi nel database della redazione. Come giornalisti, inoltre, siamo tenuti anche al segreto professionale, per cui i nomi non verranno mai divulgati. Tuttavia sono tutte vere, come ho anche avuto modo di scrivere nel mio libro “Informazione?” che trovate sul web o dalla libreria “le Paoline” di Tortona.
Ai (pochi) detrattori che si permettono di insultare sui Social, ricordo che Il duro mestiere del Giornalista dovrebbe essere quello di raccontare sempre la verità, anche se questa a volte provoca dissensi, e soprattutto, prima di scrivere, usare il buon senso.
Noi facciamo entrambi, ed infatti l’articolo sul centro vaccinale di ieri é uscito tre giorni dopo la notizia del passaggio ai privati. Poi, é ovvio, che qualcuno si lamenterà perché questo é insito nella natura umana, così com’é ovvio che quando qualsiasi persona o soggetto, inizia ad occuparsi di qualcosa di nuovo, deve prima capire e poi provvedere a “tarare” ciò che non funziona per cui, inevitabilmente, qualche disfunzione all’inizio c’é sempre, ma é fisiologica per tutte le cose e le strutture che passano da una gestione all’altra.
Se dopo qualche giorno di “assestamento” c’é qualcosa che ancora non va, invece di criticare sui social, cari lettori che siete insorti, vi preghiamo di scrivere al giornale e noi valuteremo se pubblicare o meno il vostro scritto.
Sì’, perché noi, a differenza di altri, non cavalchiamo polemiche inutili, ma scriviamo sempre la verità e cerchiamo di usare il buon senso. Quello che dovrebbe appartenere al Buon Giornalista, ma che si fa sempre più fatica a vedere, perché la smania di apparire, di fare click per avere più potere (e sponsor), per alcuni sembra più importante di tutto.
Angelo Bottiroli