Il Comune di Alessandria, lo scorso anno, ha aderito alla proposta di realizzare uno studio diagnostico, attraverso analisi spettroscopiche non invasive, sui Corali miniati di San Pio V di proprietà civica custoditi a Palazzo Cuttica.
Il progetto viene seguito dal Settore Trasparenza Politiche Educative Culturali e Biblioteca – Servizio Valorizzazione Patrimonio Museale ed è stato avviato dal Prof. Maurizio Aceto, docente di Chimica presso l’Università del Piemonte Orientale, in collaborazione con altri due docenti della scuola superiore, il Prof. Giorgio Laganà, docente di Chimica dell’ITIS “A. Volta” e la Prof.ssa Claudia Guerci, docente di Scienze del Liceo Scientifico “G.Galilei” di Alessandria.
Attraverso le analisi proposte, verranno fornite informazioni sui diversi aspetti quali:
– valutare lo stato di conservazione delle miniature, degli inchiostri e della pergamena;
– effettuare una valutazione merceologica delle miniature in base ai pigmenti presenti, consentendo così da stimare globalmente il valore dei corali stessi;
– identificare la presenza di una o più mani fra gli artefici delle decorazione delle miniature;
– fornire informazioni per confermare la datazione delle miniature;
– riconoscere eventuali interventi successivi.
Ricordiamo che il progetto è stato autorizzato dalla Soprintendenza ai Beni Librari attraverso il nulla-osta alla consultazione a fini didattici, di ricerca e alle analisi spettroscopiche non invasive proposte.
La qualità del progetto è garantita dall’esperienza nel settore del Prof. Maurizio Aceto, che vanta l’analisi di circa 300 manoscritti nelle biblioteche di tutta Europa, tra le quali la Biblioteca Apostolica Vaticana, la Biblioteca Ambrosiana di Milano, la Trinity College Library e la University Library di Cambridge, la John Rylands Library di Manchester, la Bibliothèque Nationale de France di Parigi, la Kungliga Biblioteket di Stoccolma, la Universitesbiblioteket di Uppsala, la Osterreichische Nationalbibliothek di Vienna.
Saranno interessati al progetto di studio, sotto la supervisione del Prof. Aceto, un gruppo di studenti delle due scuole che hanno seguito un corso di preparazione teorica e pratica di diagnostica dei beni culturali, tenuto dallo stesso professore, con cenni sulla sicurezza e sulla gestione di opere importanti e fragili come i manoscritti miniati.
Considerando le regole dettate dall’emergenza Covid-19, gli studenti saranno al massimo 20 e verranno divisi in gruppi in funzione delle norme di accesso alla struttura; essi si avvicineranno quindi in tempi diversi ai Corali, insieme agli insegnanti. Il gruppo di lavoro di volta in volta effettuerà con gli strumenti portatili misure su una selezione di punti delle miniature; i risultati emergeranno dal confronto, eseguito successivamente in università e nelle rispettive scuole, con standard opportunamente preparati dagli studenti.
Il progetto di analisi si svolgerà con le seguenti modalità:
1. Analisi “in situ” mediante tecnica FORS (Fibre Optic Reflectance Spectroscopy) con strumento portatile dotato di sonda a fibre ottiche in grado di registrare lo spettro della radiazione diffusa dalla superficie del campione; l’analisi ha lo scopo di identificare i pigmenti, i coloranti e le lacche impiegate nella decorazione dei Corali, ed è totalmente innocua sia nei confronti delle miniature che del supporto pergamenaceo;
2. Analisi in “situmediante” tecnica XRF (spettrometri a fluorescenza di raggi X) con strumento portatile dotato di sorgente di raggi X e detector; l’analisi ha lo scopo di identificare i pigmenti metallici e di complementare le informazioni ricavate dall’analisi FORS; come la prima, la tecnica XRF è totalmente innocua sia nei confronti delle miniature che del supporto pergamenaceo.
La finalità del progetto sono le seguenti:
– Obiettivi specifici della disciplina: studio dei pigmenti e dei coloranti antichi dal punto di vista chimico; individuazione di eventuali parti restaurate e conseguente collocazione temporale; individuazione di eventuali mani differenti nella decorazione; individuazione di eventuali fenomeni di alterazione delle miniature; valutazione del valore dei Corali in funzione del rango dei materiali pittorici impiegati.
– Far conoscere e interessare gli studenti dei due istituti scolastici al patrimonio artistico alessandrino.
– Collaborazione tra Università – Scuola – Istituzioni alessandrine per la promozione, valorizzazione e salvaguardia delle opere presenti nella nostra città.
“Quella sui Corali Miniati provenienti dal convento Domenicano di Bosco Marengo e correlati alla committenza di Papa Pio V è un’esperienza straordinaria per molti elementi – commenta il Sindaco, Gianfranco Cuttica di Revigliasco –. In primo luogo si tratta di un patrimonio storico artistico di eccezionale valore per la consistenza numerica e soprattutto per la qualità delle componenti figurative correlate all’entourage che lavorava per una committenza straordinaria come quella pontificia. Infatti il Convento Domenicano di Bosco Marengo, si configura come un mirabile e quanto mai raro esempio di cultura Tosco-Romana del Cinquecento con opere di Giorgio Vasari. Una sorta di primizia della cultura della controriforma che si colloca sul territorio piemontese. In secondo luogo tale approfondimento scientifico si allinea e integra agli studi storico-artistici sinora effettuati che, per esempio, nel 1999 hanno visto anche la produzione da parte del Comune di Alessandria di una mostra e relativo catalogo curato da Silvana Pettenati. Più recentemente gli stessi Corali sono stati oggetto di uno straordinario intervento, finanziati da fondi Por-Fesr, di scansione totale ad alta risoluzione proprio per agevolarne lo studio e gli approfondimenti, oltre alla divulgazione, senza intervenire direttamente sugli originali che necessitano sistemi di conservazione particolarmente delicati. Infine, tutti questi elementi di approfondimento a diversi livelli e meritevolmente coinvolgenti il mondo scolastico, ricadono fortuitamente in un momento particolarmente suggestivo e significativo, che individua, nel prossimo anno, le celebrazioni per i 450 anni dalla morte di San Pio V (1° maggio 2022), una squisita occasione per ritornare sul tema, e divulgare i risultati raggiunti e gli aggiornamenti degli studi“.
“Un esempio di sinergia tra Comune, Università ed Istituti scolastici – sottolinea l’Assessore ai Servizi Educativi e Scolastici, Silvia Straneo –, che pone la scuola al centro di processi di apprendimento formali e non formali: una dimostrazione di come la nostra Città attui costantemente metodi innovativi di insegnamento e di apprendimento. E al di sopra di tutto una mia personale considerazione: sono felice che i ragazzi sperimentino l’incanto che sanno trasmettere queste opere d’arte veramente uniche”.
“Vorrei ringraziare i docenti che hanno proposto questo progetto, individuando quale oggetto della loro ricerca, la splendida collezione dei libri da coro di proprietà civica – afferma la Dirigente delle Politiche Culturali, Orietta Bocchio -. L’indagine diagnostica consentirà di conoscere, in maniera più dettagliata, l’equipe di artisti che sul finire del Cinquecento realizzarono le miniature e si potranno individuare le varie botteghe, da quella romana di Giulio Clovio a quella lombarda a quella nordico-fiamminga. Gli incontri si stanno svolgendo in sicurezza, anche in considerazione delle regole dettate dall’emergenza Covid-19.
A questo – vorrei aggiungere – si affianca un progetto della Regione Piemonte al quale abbiamo aderito.
Si tratta del progetto di censimento finalizzato a individuare le legaturedi pregio presenti
nei musei e nelle biblioteche del territorio piemontese, e schedarle sulla piattaforma SIGECweb del Ministero della Cultura. Finanziato dalla Regione Piemonte e coordinato dal Centro Studi Piemontesi, prende le mosse dalla schedatura delle legature realizzata a partire dagli anni Novanta dal prof. Francesco Malaguzzi, lavoro che diede luogo alla pubblicazione dei volumi “De libris compactis”, editi proprio dal Centro Studi Piemontesi. Oggetto d’indagine oltre alla collezione dei corali miniati anche il fondo dei libri antichi della Biblioteca Civica.
Mi auguro che questi interventi di valorizzazione contribuiscano a porre nuovamente all’attenzione degli studiosi le collezioni civiche e siano spunto per ulteriori ricerche e approfondimenti”.
“Lo studio dei Corali di San Pio V nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale e le scuole secondarie Galilei e Volta di Alessandria, nell’ambito delle attività PCTO – dichiara il docente dell’UPO, Prof. Maurizio Aceto –. Lo scopo dello studio è duplice: da un lato promuovere la conoscenza di queste opere attraverso le informazioni che si possono ottenere dalla diagnostica, dall’altro avvicinare gli studenti ai capolavori del passato, cercando di stimolare la loro curiosità nei confronti di opere con le quali raramente essi hanno occasione di confrontarsi”.
“Grazie a questo progetto, reso possibile dalla disponibilità del Comune e dell’Università – sottolinea la docente del Liceo “G.Galilei”, Prof.ssa Claudia Guerci –, i nostri studenti possono analizzare e, ancor prima conoscere e apprezzare, gli splendidi Corali di San Pio V. La scelta di portare avanti un lavoro di squadra che vede impegnati gli studenti del Galilei e del Volta insieme, parte dalla consapevolezza che il patrimonio artistico deve essere tutelato e valorizzato da tutti. Siamo certi che la provenienza da percorsi scolastici differenti costituirà uno stimolo per i ragazzi, che, confrontandosi e collaborando, a partire dalle competenze in chimica e fisica, potranno effettuare un più ampio percorso multidisciplinare le cui ricadute didattiche e sociali rappresenteranno per la scuola e anche per la città un vero e proprio punto di svolta”.
“Contribuire a promuovere la conoscenza, da parte della comunità, di un patrimonio culturale ancora troppo nascosto rappresenta un dovere per ogni cittadino – dice il docente dell’ITIS “A.Volta”, Prof. Giorgio Laganà –. Se il contributo viene poi dall’azione scientifica messa in campo da 20 ragazze e ragazzi di due scuole alessandrine, questo assume un valore ed un sapore che va oltre i confini della semplice visibilità dei manoscritti. I ragazzi si appassionano, si sentono parte attiva della vita della città, assumendo consapevolezza che il loro ruolo non è quello di comprimari, ma di attori principali. La scuola, inteso con il senso più ampio del termine (Università, Liceo, ITIS), si mette al servizio del territorio e lo fa cercando di conoscere, in modo del tutto diverso, ma altrettanto affascinante, la sua storia. Sono certo che tutto questo farà crescere sia nelle istituzioni, sia nei cittadini, il desiderio di vedere i risultati che verranno elaborati nelle prossime settimane e saranno presentati alla cittadinanza con l’inizio del prossimo anno scolastico”.