Cosa fa di altre zone d’Italia, come le Langhe ad esempio, un Polo turistico importante?
Il primo passo è l’Unione fra tutti i soggetti che operano sul territorio, a partire da chi fa informazione, chi organizza eventi e chi fa promozione. A Tortona e nel Tortonese, invece, le persone sembrano fare tutto il possibile per essere divise.
A Tortona, soprattutto, ci sono gruppi di persone e associazioni che si uniscono fra di loro guardando in cagnesco gli altri che, come loro, fanno lo stesso. Così la liberta di espressione e i vari contenuti diversificati, che enti e persone portano ognuno con la propria personale competenza per la valorizzazione del territorio, invece che essere un valore aggiunto per lo sviluppo turistico, finiscono per diventare una grande limitazione.
Ognuno corre per conto proprio alla ricerca del proprio orticello, del piccolo seguito di persone che riesce a raccogliere, all’insegna di un campanilismo che trova pochi eguali in altre realtà similari.
Facciamo degli esempi concreti partendo dal web e dai Social, strumenti sempre più voga: il nostro Direttore, nel suo ultimo libro “Informazione?” ha descritto bene quanto sia facile, oggi, aprire un blog, una pagina Facebook raccogliere comunicati stampa e altre notizie, realizzare video intervistando persone e poi diventare “giornalisti” o pseudo tali.
Ebbene, è sufficiente navigare un po’ su internet per rendersi conto che a Tortona e nel Tortonese, alcuni soggetti hanno realizzato pagine Social, portali o canali Youtube con fior di servizi e interviste, a volte anche con contenuti davvero interessanti, ma fini a se stessi o poco visti perché il seguito che hanno questi soggetti è circoscritto o limitato e sono seguiti da qualche associazione che fornisce materiale soltanto a loro e non ad altri.
La stessa cosa vale per queste ultime e cioè le associazioni: ce ne sono alcune a Tortona (e non citiamo i nomi per non essere querelati) che organizzano diversi eventi ma li pubblicizzano solo in parte e a persone amiche ma non a tutti. Idem per alcuni produttori, operatori commerciali ed alti.
Poi ci sono personaggi locali appassionati di storia e tradizioni che scrivono solo sulla loro pagina Social divulgando il link dei loro scritti (per altro anche interessanti) a pochi altri soggetti amici e la stessa cosa vale per tante altre persone, associazioni, gruppi che allestiscono manifestazioni, iniziative valide, forniscono contributi alla storia e al folklore della città ma si badano bene dal divulgarli a tutti e lo fanno solo alle persone che ritengono “amici” o più simpatiche.
Perché tutto questo? Perché a Tortona e nel Tortonese, c’è questa grande profonda divisione, dove ognuno lavora per il suo piccolo orticello accontentandosi di poco seguito.
C’è invidia e grande rivalità, perché tutti desiderano primeggiare ed essere più bravi degli altri e così sono alle ricerca di consensi e seguaci.
Salvo alcune rare eccezioni, la maggior parte delle persone che organizzano e fanno qualcosa di utile, purtroppo, non ha ancora compreso che solo attraverso l’unione di tutti (o quasi) i soggetti che operano sul territorio a vario titolo e nei vari settori, sarebbe possibile valorizzare il sistema turistico e di conseguenza l’economia locale.
Invece tanti cercano la valorizzazione individuale a discapito di quella collettiva: si preferisce essere un nessuno con un piccolo seguito di persone, piuttosto che un ingranaggio di un grande sistema con maggiore visibilità.
Ce ne accorgiamo anche noi di Oggi Cronaca: pur essendo il giornale più letto di Tortona e della zona, nonché uno dei più letti della provincia, ci sono soggetti che per antipatia verso il Direttore o anche semplicemente perché preferiscono avere il loro piccolo seguito di persone, organizzano eventi “dimenticandosi” di informare noi e gli altri giornali.
E’ un peccato perché tutti questi contributi, prodotti a vario titolo dai tortonesi, potrebbero entrare a far parte di un grande progetto di valorizzazione turistica. Il Comune cerca di attuarlo ma con queste divisioni fra i vari soggetti, non è facile.
Non è la prima volta che facciamo queste considerazioni, e probabilmente non sarà l’ultima, ma noi siamo idealisti sognatori e illudendoci, speriamo sempre – sbagliando – che le persone possano cambiare e che il buon senso, un giorno possa prevalere, anche e le speranze sono poche.