Pubblichiamo di seguito un articolo di Marialuisa Ricotti che riassume il recente “Patto di Amicizia” siglato tra Pontecurone e il Comune spagnolo di Posada che custodisce un’importante statua di Don Orione.

Un Patto d’Amicizia in tempo di Covid

Lo sapevo. Non poteva cadere nel nulla la speranza di stabilire un legame con il paese spagnolo che custodisce la statua di Maria Ausiliatrice, chiamata “la statua di don Orione e don Bosco”, pensata e scolpita a Pontecurone 150 anni fa dal “pio canonico” don Michele Cattaneo, maestro e mentore di don Orione. E non si poteva scegliere una data più significativa per suggellare il patto d’amicizia Pontecurone- Posada de Llanes: 12 marzo, dies natalis del Santo pontecuronese. Infatti, il paese di Pontecurone, che conserva alcune statue scolpite dal canonico pontecuronese, e il paese di Posada, che ne custodisce la statua più famosa, si riconoscono legati nel nome di San Luigi Orione e del canonico Cattaneo.


Sembra di tornare indietro di cinque anni, quando nel marzo del 2016 fu l’allora sindaco avv. Ernesto Nobile a firmare il Patto d’amicizia stabilito fra Tortona, Pontecurone e Zduńska Wola (Polonia). Come allora, il punto di incontro dell’amicizia tra il nostro piccolo paese del Piemonte e un altro piccolo paese delle Asturie è l’ardore di carità di Don Orione, imparato da tante persone eccezionali, fra le quali il canonico don Michele e don Bosco. Non è un caso che a Posada, la statua di Maria Ausiliatrice, arrivata in Spagna grazie al desiderio di don Lorenzo Nicola FDP illumini la casa Orionina “Centro Don Orione”, che accoglie persone con disabilità intellettuale.

A differenza del Patto di cinque anni fa, partecipato e vissuto con entusiasmo dai rappresentanti e dalla gente delle tre comunità, oggi questo Patto d’amicizia viene siglato in piena pandemia, con tutte le restrizioni imposte dall’emergenza del contagio. Solo poche persone in presenza, sia qui che a Posada, per una diretta streaming che ha permesso una certa interazione. Il sindaco dott. Rino Feltri e il parroco orionino di Posada don Aurelio Burgos Gonzalez hanno letto nelle due lingue e firmato in contemporanea il Patto. E credo che  le difficoltà e le rinunce che si sono inevitabilmente intrecciate alle gioie dei preparativi da parte dei  comitati organizzatori dei due paesi, costituiscano un valore aggiunto all’atto formale. Questo è stato un patto sofferto, in cui l’amicizia è stata subito messa alla prova.

Le difficoltà sono state affrontate e superate con tenacia e determinazione, in pieno stile orionino: il motto ”Ave Maria e avanti” si è concretizzato subito. Così, a pareggiare la mancanza del contatto umano dei tanti devoti al Santo e della presenza di autorità civili e religiose, a scaldare i cuori  ci sono le sorprese da ambo le parti: dagli amici di Posada, una mostra fotografica messa in rete, dal titolo “Due paesi, un Santo” e da parte della Biblioteca e dell’ Associazione culturale “Il paese di don Orione APS”, che tanto ha caldeggiato questo Patto, un libretto intitolato “Il canonico Michele Cattaneo e Maria Ausiliatrice” con testo spagnolo a fronte, spedito in un certo numero di copie a Posada e disponibile in chiesa per i Pontecuronesi. Direi che la finalità del Patto, vale a dire la collaborazione per promuovere la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio di solidarietà sociale, di aiuto ai deboli, di impegno educativo e di promozione culturale ed artistica derivante dall’operato di San Luigi Orione, ha già iniziato a concretizzarsi. Con la benedizione della Diocesi di Tortona, dell’ Arcidiocesi di Oviedo e della Congregazione Orionina della Piccola Opera della Divina Provvidenza.

                                                                                                 Marialuisa Ricotti

Foto di Claudia Nalin