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Otto marzo, Festa della Donna: le difficoltà nella vendita della mimosa

L’otto marzo, festa internazionale della donna, porta con sé un fiore come simbolo: la mimosa, ogni anno scelta come dono per l’occasione. Il colore giallo stimola la creatività, simboleggia la luce, la voglia di
agire; ben rappresenta la forza e la tenacia delle donne: con la sua apparente fragilità, è in realtà una pianta resistente e robusta.
Asproflor, associazione di produttori florovivaisti, osserva però un crollo del mercato della mimosa: il calo si attesta al 35-40% del fatturato per aziende, garden e fiorai.

La diminuzione delle vendite di mimosa, valutata in riferimento al periodo precedente all’emergenza sanitaria in corso, deve essere compresa alla luce di due importanti fattori: la fioritura precoce della pianta stessa e la limitazione alla mobilità delle persone a causa delle restrizioni dettate dai DPCM.


“Il calo delle vendite segue di pari passo la crisi di ristoranti, pizzerie, locali da ballo e altre
strutture che sono impossibilitate a lavorare in questo momento” spiega l’associazione.
È inoltre necessario considerare anche il problema della fioritura precoce della mimosa: le condizioni climatiche attuali hanno obbligato i produttori a conservare nelle celle frigo il fiore già pronto sin dai primi giorni di febbraio, registrando così una fioritura anomala.

“Asproflor vuole dedicare quest’anno un bouquet di mimosa a tutte le donne che soffrono o sono state vittime delle violenze domestiche, alla donne che soffrono nei campi profughi, e a quelle che sono obbligate a fuggire dal proprio Paese” dichiara l’associazione.
Richieste, proposte e iniziative Asproflor Il valore della produzione delle aziende florovivaistiche italiane rappresenta il 5% della produzione agricola totale: il 50% è rappresentato dal settore fiori e piante
in vaso, il restante 50% da piante, alberi e arbusti destinati al vivaismo. L’ultimo censimento Istat ha registrato che in Italia sono circa 18 mila le aziende di produzione che si dedicano a fiori e piante in vaso, e più di 7 mila quelle attive nella produzione di piante per il vivaismo.

“Sostenere il nostro settore è fondamentale – dichiara il presidente Asproflor Sergio Ferraro – Auspichiamo che la legge sul florovivaismo, ora in discussione al Senato, venga approvata al più presto. Sono necessarie attente politiche di sostegno e promozione, oltre ad una nuova consapevolezza e percezione dell’utilità del verde da parte del consumatore”.
In relazione all’emergenza sanitaria in corso, l’associazione invita i cittadini a frequentare parchi, giardini e aree verdi pubbliche, sempre osservando le norme stabilite per prevenire la diffusione del nuovo coronavirus. Si tratta di luoghi utili per le attività di svago e di studio: “Sono molte le città che hanno ottenuto il Marchio di Qualità dell’Ambiente di Vita Comune Fiorito” conclude Sergio Ferraro.
In questi giorni, infatti, avrà il via l’opportunità di iscriversi a due iniziative promosse da Asproflor: il “Marchio di Qualità dell’Ambiente di Vita Comune Fiorito” e “Vivere in un Comune Fiorito”.

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