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Nuova autoemoteca CRI Cassine: accreditata in Medicina Trasfusionale

Accreditata ufficialmente questa mattina nel cortile interno dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria la nuova autoemoteca della Croce Rossa Italiana di Cassine. Presenti per il procedimento un tecnico di Arpa Piemonte e un medico del Centro Trasfusionale dell’Ospedale Regina Margherita di Torino iscritto alla commissione di accreditamento regionale che, guidati dal team aziendale della Medicina Trasfusionale, dai volontari della CRI e dal Direttore Sanitario dell’Azienda Daniela Kozel, hanno ispezionato il mezzo.

È una giornata importante per noi – ricorda Roberto Guaschino, Direttore Medicina Trasfusionale dell’Ospedale di Alessandria – poiché con l’accreditamento istituzionale della Regione Piemonte dai prossimi giorni potremo già utilizzare questa nuova autoemoteca per rendere sempre più capillare la raccolta di sangue sul territorio provinciale. Grazie a questa partnership con la CRI di Cassine potremo quindi portare il servizio anche in località in cui la donazione non è ancora consolidata, rispondendo così in maniera sempre più efficiente alle necessità trasfusionali dei nostri pazienti”.


L’autoemoteca è un’unità mobile di raccolta del sangue che permette di trasferire le attività direttamente sul territorio esattamente come fosse un locale del Centro Trasfusionale. E’ dotata infatti di poltrone elettriche, frigoemotea, bilance e altre strumentazioni utili alla raccolta e al trasporto del sangue in linea con le richieste normative. Le persone potranno svolgere l’accettazione e il colloquio con il medico per stabilire l’idoneità alla donazione e, in caso positivo, procedere direttamente, nei locali del mezzo, al prelievo di sangue. Al termine del processo potranno usufruire come sempre dell’adeguato ristoro offerta dalla CRI. “È il secondo mezzo che abbiamo – spiega Matteo Cannonero, Presidente Croce Rossa Italiana Cassine – e lavorerà in accordo con l’Azienda Ospedaliera e con l’ASL AL per incrementare le raccolte sul territorio provinciale ma anche nel resto del Piemonte al fine di garantire un adeguato livello di autosufficienza trasfusionale alla rete ospedaliera regionale”.

Si tratta non solo di un nuovo e importante servizio offerto alla popolazione sul territorio ma anche di un mezzo per sensibilizzare alla cultura del dono, come ricorda Francesca Pollis, Responsabile Centro Donazioni e Aferesi Terapeutica AO AL: “Complessivamente riceviamo circa 10mila donazioni all’anno, ma purtroppo la necessità è sempre alta. Il fatto che il Centro Trasfusionale possa uscire dall’ambito ospedaliero e agire sul territorio grazie a questa autoemoteca, quindi, ci agevola e ci permette di aumentare il numero di donazioni nonostante gli ingressi contingentati per effetto del periodo pandemico”.

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