Lavorare all’interno di grandi aziende, le cosiddette multinazionali, è il sogno di molti neolaureati e professionisti. Si tratta di realtà ampie, dislocate in tutta Italia ma spesso anche all’estero e, per dimensione, divise necessariamente in “dipartimenti”. Proprio perché strutturate su più livelli, queste società sono in grado di offrire, rispetto alle piccole medie imprese (PMI), maggiori opportunità di formazione e crescita sempre più performanti. Secondo la Cesop Communication, nella sua indagine Best Employer Choiche 2020, più della metà degli intervistati ha dichiarato di voler lavorare presso una multinazionale o comunque in una grande azienda.
Ma quale strada bisogna intraprendere?
Dalle lauree più tradizionali a quelle di “ultima generazione”, inserirsi in contesti multinazionali è un’impresa non strettamente legata al titolo acquisito, quanto alle specializzazioni e alle esperienze all’estero.
Ma andiamo con ordine. Prima di tutto, le facoltà più richieste per lavorare in grandi società spaziano da Giurisprudenza, Economia, Ingegneria, Scienze della Comunicazione e Scienze Politiche. Tuttavia, la scelta del corso di laurea è un passaggio delicato oltre che difficile. Infatti, i dubbi non mancano, ma sicuramente ad oggi i corsi online si sono dimostrati, alla luce delle difficoltà legate alla pandemia, una soluzione migliore, come ad esempio Unicusano che si colloca tra le migliori università telematiche. Dare al proprio curriculum un’impronta job oriented attraverso tirocini ed esperienze dirette sul campo, consentono ai neolaureati di poter muovere i primi passi in realtà come le multinazionali.
Conseguito il titolo, come deve proseguire la formazione per essere assunti da una grande società?
In Italia il numero delle multinazionali è esiguo, tuttavia, la loro presenza è talmente varia che è importante, prima di inviare un curriculum, avere ben chiaro a quale settore del mercato di riferimento siate interessati (farmaceutico, automobilistico, tessile, moda, alimentare ecc.).
Ciò premesso, è importante “specializzarsi” attraverso un master di primo o secondo livello, in quanto è più probabile la possibilità di ottenere uno stage presso le società di vostro interesse. Pertanto, è necessario trovare un master in economia affidabile, che consenta di acquisire il giusto background teorico e pratico.
Un altro aspetto fondamentale è la conoscenze delle lingue straniere. Non si può pensare di lavorare in grandi aziende se non si ha padronanza di almeno una lingua. In primo luogo è richiesto l’inglese, ma sempre più frequente è richiesta la conoscenza di una seconda lingua. A tal riguardo, seguire corsi al fine di ottenere attestati pari al C1 potrebbe essere una buona soluzione.
Un “must have” per lavorare in queste società altamente internazionalizzate è, indubbiamente, l’esperienza all’estero. Questo aspetto è sempre visto di buon occhio e vi garantirà sicuramente un ottimo posizionamento tra i candidati. Il recruiters o i dirigenti che vi esamineranno saranno senza ombra di dubbio attratti dall’esperienza oltre confine: un quid di alto valore in termini formativi.
Meno performante di un corso, ma sicuramente “formativo” al fine di essere selezionato, è la conoscenza dell’azienda presso la quale si desidera svolgere un eventuale colloquio. Tutte le informazioni sono di solito presenti sul sito ufficiale: dai valori aziendali alla mission aziendale.