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La tortonese Daniela Tusa ha preparato un nuovo spettacolo: “Ferite da parola”

Non tutti gli attori e artisti sono disoccupati in questo periodo: la poliedrica attrice tortonese Daniela Tusa che da tempo ha varcato i confini locali nelle sue molteplici attività, malgrado tutto, ha avviato una collaborazione con il Comune di Alessandria per realizzare uno spettacolo che sarà registrato e proposto su siti web e canali social del Comune di Alessandria, delle Associazioni proponenti e coinvolte, dell’IIS Vinci Nervi Fermi a partire dal mese di Aprile. Si intitola “Ferite da parola” ed è uno spettacolo di e con Daniela Tusa e Paolo Enrico Archetti Maestri degli Yo Yo Mundi – testi e canzoni, sono opera loro, ma non mancheranno poesie, frammenti di prosa e citazioni altrui – realizzato per Zonta Club Alessandria,  Inner Wheel e Associazione Stampa Subalpina con la supervisione della Presidente della Consulta Pari Opportunità del Comune di Alessandria  Nadia Biancato per il Marzo Donna 2021.

Un reading di teatro canzone pensato, costruito e realizzato insieme per imprimere alla rassegna il senso autentico del Rispetto che si deve alla Donna, di tutte le età, ma più in generale ad ogni Persona. Nel suo fine di “educare al rispetto” le tre associazioni presenti in Consulta hanno trovato il sostegno della CPO FNSI – Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale Stampa Italiana – e la collaborazione dell’Associazione “Amici del Vinci” e dell’Istituto di Istruzione Superiore Vinci Nervi Fermi di Alessandria che ospiterà la prima, divenendo uno dei due eventi cardine dell’Assessorato Pari Opportunità per questa edizione 2021.

Le ferite da parola sono “le parole che fanno male più delle botte” come scrisse la quattordicenne Carolina Picchio nel suo biglietto d’addio, prima di suicidarsi travolta dal bullismo e dalla violenza esercitata contro di lei da alcuni suoi coetanei.

Sono le parole che insidiano la serenità delle persone: quelle pesanti che fanno male come le pietre lanciate ad alzo zero, quelle che bruciano come sigarette spente sulla pelle, quelle che rimbalzano in punta di labbra per poi colpirci alla schiena. E sono, in particolare, le parole che infangano, offendono, devastano le donne (e che troppo spesso sono l’anticamera della violenza fisica che, non di rado, drammaticamente sfocia nell’omicidio), alimentate dal maschilismo, dai luoghi comuni e dai pregiudizi, ferite aperte della nostra società ancora troppo distante da un’idea di reale parità tra i sessi. E poi sono anche quelle parole che talvolta fraintendiamo e tra queste ci sono quelle che arrivano senza profondità, svilite dalla configurazione piatta del web, non dette a voce, ma scritte in chat o come commento, senza il supporto degli altri sensi e delle sensazioni dello scambio tra esseri umani “in presenza”.


Daniela e Paolo, con la voce e con il canto proveranno a sciogliere qualche nodo scuotendo certe parole al fine di rovesciare sul tavolo grezzo della creazione il loro senso più sorprendente. Cercheranno di aprirle – perché le parole sono scatole -, scandagliando significato e significante, parola per parola, verso, per verso, nota per nota, affinché ogni ferita da parola diventi una cicatrice di pensiero. Lo faranno inizialmente insieme a 160 studenti delle classi 4e e 5e del Vinci di Alessandria: con Cinzia Lumiera abbiamo voluto portare il reading in primis all’interno della scuola, dove l’insegnamento va oltre quello della mera materia scolastica, creando gli adulti di domani, quei cittadini che vorremmo, finalmente rispettosi del prossimo, senza distinzioni, stereotipi, cattiverie gratuite di cui una società civile deve potersi liberare. Ringrazio i Club service femminili Zonta Club e Inner Wheel per aver fortemente voluto questa iniziativa, l’Associazione Stampa Subalpina e la CPO FNSI che tanto si spendono sul linguaggio, ma in particolare un ringraziamento va all’IIS Vinci Nervi Fermi per l’ospitalità e la disponibilità a coinvolgere, insieme all’associazione degli amici ed ex allievi, tanti studenti su un tema indifferibile” evidenzia Nadia Biancato.

Giungiamo alla conclusione del percorso di Marzo Donna – avremo ancora un evento il 7 aprile – nel modo più alto, onorando il  motto di questa rassegna “Women Right’s are Human Rights”. Lo facciamo coinvolgendo i ragazzi perché certe parole non debbano più essere usate, perché da loro parta un rinascimento culturale che dobbiamo e vogliamo innescare a partire dalla nostra città e via via in tutto il Paese. Educare al Rispetto è nostra priorità” conclude l’Assessore Cinzia Lumiera.

La foto in alto è tratta dal sito https://www.teatrodelbanchero.it/ di Taggia dove la tortonese ha lavorato a diversi progetti, quella in basso è del nuovo spettacolo.

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