Il primo istinto era quello di una bella denuncia per diffamazione alla Procura della Repubblica: impossibile perdere la causa contro chi ti accusa di essere un venduto e un terrorista, poi però è intervenuto quello strano sentimento contrapposto all’odio che ti fa pensare che una denuncia, forse, sarebbe stata una reazione fin troppo eccessiva nei confronti di chi, dietro una tastiera si sente di insultare gratuitamente e senza motivo, inoltre saremmo diventati come l’autrice del commento cioé protagonisti di una reazione esagerata.
Allora è arrivata l’idea di “bannare” l’utente da Facebook, impedendogli così di fare altri commenti; in questo modo, però, l’autrice delle offese l’avrebbe “passata liscia” e non sarebbe stato giusto.
Così abbiamo deciso per la terza soluzione, cioè prendere ad esempio questo commento offensivo al nostro articolo “Tortona conquista il triste primato di città con più Covid della provincia, vergogna” per far capire come i Social, a volte, possono trasformarsi in strumenti in grado di scatenare reazioni spropositate, fomentare odio, reazioni assurde e tanto altro.
Nell’articolo in questione, infatti, abbiamo solo evidenziato i dati UFFICIALI con uno nostro libero e democratico commento.
La reazione della lettrice – che non conosciamo – e per altro dal profilo risulta di Asti (e quindi cosa c’entra con Tortona c’è da chiederselo) è spropositata. Certo potrebbe anche trattarsi di un profilo fasullo e allora, nel caso, per individuare la persona che sta dietro bisognerebbe far intervenire la Polizia Postale, ma crediamo che gli agenti abbiamo cose più importanti e serie, da seguire, quindi distoglierli dai loro compiti non sarebbe stato giusto. Questo è un altro motivo che ci ha indotto a non denunciare la lettrice.
Rimane comunque il fatto che gli insulti sono pesanti e, a nostro avviso, sono lo specchio della Società attuale dove tanti, dietro una tastiera si sentono in diritto e liberi di offendere gratuitamente gli altri, nonché di dare sfogo a tutti i loro istinti.
Così abbiamo deciso di lasciare il commento in modo che tutti possano leggerlo, e se l’autrice deciderà di cancellarlo, non importa, abbiamo salvato lo screenshot e, trattandosi di un commento pubblico, di prendere ad esempio la situazione per evidenziare l’altra faccia dei Social.
Purtroppo non è la prima volta e probabilmente non sarà neanche l’ultima che dietro una tastiera le persone offendono e scaricano rabbia e tensioni in un modo poco consono, perché la decadenza di questa Società è tale che sarà difficile tornare indietro. Però è giusto che chi di spada ferisce, di spada perisce e così abbiamo scelto di scrivere questo articolo.
Ci spiace moltissimo far vedere come parte della Società si sta riducendo e la china che sta prendendo, perché chi scrive ha sempre avuto fiducia nel buon senso delle persone, ma purtroppo si sta ricredendo: la realtà, infatti, è evidente e sotto gli occhi di tutti.
Noi, come giornale, non facciamo altro che evidenziarla.
Angelo Bottiroli
N.B. Abbiamo la sciato anche il commento di un’altra lettrice che spiega a Giusy M. che “non si tratta di terrorismo, i numeri sono quelli, aumentano di una decina e più ogni giorno” ma la risposta (Balle) ribadisce che non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire.