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Infermieri e medici del Piemonte: “Se zona rossa deve essere, che lo sia da subito”

E’ necessario non sprecare la dolorosa esperienza fatta nelle due precedenti ondate pandemiche: posticipare le restrizioni permette al contagio di diffondersi in misura tale che poi la ripresa, sia essa economica, delle scuole, dell’attività ordinaria delle strutture ospedaliere, della vita sociale, sarà più complessa e tardiva.

L’andamento del contagio e la pressione sugli ospedali, ci classificano come zona rossa. Posticiparla causerà, oltre a maggiori danni all’economia e ad una esponenziale diffusione del contagio, soprattutto un maggiore numero di decessi. Che sono persone, non numeri. Con un nome, degli affetti, una loro storia.


Chiediamo che la Regione faccia scelte coraggiose e dolorose per tutelare i propri cittadini, e le faccia al più presto. Senza aspettare decisioni centrali, perché al tempo perso corrispondono vite perse e attività produttive in maggiore affanno.

Dunque chiediamo che, se zona rossa deve essere, come i numeri ci dicono, lo sia da subito.

Intanto, che si proceda il più celermente possibile con la vaccinazione a tappeto della popolazione.

 La Segreteria Regionale Anaao Assomed Piemonte

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