All’inizio della seduta del Consiglio Comunale che si è tenuta ieri sera, giovedì 11 marzo, sono state approvate all’unanimità tre deliberazioni in materia urbanistica. La prima riguarda la modifica, ai sensi della legge regionale 56/77, al tipo di intervento ammesso dal P.R.G. per l’immobile di via Cavanna, angolo via Marconi, noto come “Albergo Bologna”. Il provvedimento – ha spiegato il Sindaco Gian Paolo Cabella – consentirà il recupero di un edificio storico situato nel centro cittadino con innegabili vantaggi anche dal punto di vista estetico. Approvata anche l’estensione delle zone del territorio comunale ai fini della richiesta del bonus facciate, che ora comprendono, oltre al concentrico cittadino, anche il quartiere G3 e diverse aree delle frazioni Merella e Barbellotta. Tale scelta – ha sottolineato il Sindaco – rappresenta anche un tentativo di fornire un impulso alle attività edilizie. Infine sono stati approvati gli adeguamenti ai criteri della legge 106/2011 (permesso di costruire in deroga) in base alle nuove normative regionali e generali.
La discussione centrale ha riguardato il secondo addendum al protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto condiviso di sviluppo del territorio piemontese, legato al Terzo Valico dei Giovi. Il Vice Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici, Diego Accili, ha confermato le cinque idee progettuali già illustrate in sede di approvazione del D.U.P (Documento Unico di Programmazione). Queste, in estrema sintesi, consentiranno la realizzazione di un posteggio pubblico in corso Piave (area ex deposito Arfea), una pista ciclabile che partirà da via Bellini e proseguirà in via Rattazzi, corso Piave, fino al Parco Castello, un percorso ciclo pedonale al Parco Castello, la riqualificazione del posteggio rialzato in corso Marenco. Il fulcro dell’intero progetto riguarda la realizzazione dell’Accademia enogastronomica del novese che prevede il recupero dell’immobile “ex Cavallerizza” e la riqualificazione delle aree adiacenti. Nell’ipotesi progettuale l’Accademia rappresenterà una vetrina per le aziende e le eccellenze del territorio che operano nel comparto enogastronomico e sarà attrezzata per ospitare corsi dedicati agli operatori del settore, laboratori didattici, degustazioni ed eventi a tema. Oltre a riqualificare un’area che versa da anni in stato di degrado, l’obiettivo è quello di rivitalizzare il tessuto economico cittadino anche attraverso la promozione di un turismo di qualità.
Per i cinque interventi – ha sottolineato l’Assessore – saranno indetti dei concorsi di progettazione per affidare a professionisti lo sviluppo dettagliato dei singoli progetti.
Sulla relazione presentata da Accili si sono espressi favorevolmente i gruppi di Lega, Forza Italia e Solo Novi. Più critici i gruppi dei Democratici per Novi e Movimento 5 Stelle. Lucia Zippo, pur manifestando un giudizio generale positivo, ha dichiarato di non potersi esprimere in quanto i progetti sono carenti di elementi concreti. Secondo i Democratici per Novi, in questo momento, la città ha altre priorità e le risorse andrebbero spese per la messa in sicurezza del territorio e per la realizzazione dello scolmatore. Su questo punto l’Assessore ha replicato che è in arrivo un finanziamento di 1.100.000 euro per opere di messa in sicurezza del territorio e che verrà affidato a un professionista la redazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione dello scolmatore. Al termine del dibattito il documento è stato approvato con 10 voti favorevoli (i Gruppi di Lega, Forza Italia, Solo Novi), una astensione (Movimento 5 Stelle) e 5 contrari (Democratici per Novi).